Napoli, Gafi e Crc insieme: nasce il più grande Confidi del Mezzogiorno
Presidi in Campania, Puglia e Calabria
Nasce a Napoli il più grande Confidi del Mezzogiorno iscritto nell’Albo Unico della Banca d’Italia, come dispone l’articolo 106 del Testo unico in materia bancaria e creditizia. Ricevuto l’ok da parte di Bankitalia, i presidenti di Gafi e Confidi Regione Campania, Rosario ed Antimo Caputo (identico cognome ma non sono parenti), hanno infatti annunciato l’avvio del processo di aggregazione dei due organismi che porterà alla costituzione di un unico grande soggetto di garanzia al servizio del sistema economico regionale.
Oltre che ad operare in tutti i capoluoghi di provincia della Campania, la nuova struttura avrà anche tre presidi in Puglia (Bari, Foggia e Lecce) ed uno in Calabria, a Lamezia Terme per un totale di 43 dipendenti e oltre 40 banche convenzionate e operative. Il nuovo organismo di garanzia rappresenterà 4mila aziende socie che esprimono circa 6 miliardi di fatturato complessivo e occupano 40mila addetti. La fusione, che produrrà da subito i suoi effetti, consentirà di ottimizzare le risorse patrimoniali, umane e relazionali acquisite salvaguardando il radicamento territoriale posto a base della identità storica dei due Confidi. Il nuovo organismo assicurerà un flusso di finanziamenti annuali di circa 300 milioni di euro e fornirà al sistema bancario 200 milioni di euro di garanzie forte del proprio patrimonio sociale di 20 milioni di euro.
“La decisione di unire le forze di Gafi e Confidi Regione Campania -dichiara ad affaritaliani.it il presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Ambrogio Prezioso- costituisce per le imprese napoletane, associate e non, una grande opportunità di sostegno al credito in forma indiretta o diretta. Le difficoltà per le piccole e medie imprese di accesso al credito, malgrado timidi segnali positivi dell’ultimo periodo, restano elevate e i confidi costituiscono in molti casi uno strumento efficace per poterle superare. In particolare, l’indice di patrimonializzazione di entrambi gli organismi che si andranno ad accorpare, rispetto al totale degli impieghi, è nettamente migliore di quello medio dei confidi. Significa che vi sono ampi margini di intervento per poter intervenire, nella forma tradizionale della garanzia o, dove sussistano le condizioni, con l’affidamento diretto, a supporto di tantissime realtà, in un momento di transizione rischioso ma anche ricco di opportunità, come quello che stiamo attraversando”.
Per il presidente di Gafi, Rosario Caputo, il processo di concentrazione delle forze e delle risorse si configura come un’azione di crescita dimensionale da un lato e di efficienza organizzativa dall’altro. “Ciò favorirà una maggiore e più dinamica filiera di sostegno al credito per le pmi, nonché una rinnovata e ancor più solida relazione con il sistema bancario”. E Antimo Caputo, presidente di Confidi Campania, aggiunge: “Dobbiamo attivare ogni possibile forma di sostegno finanziario per affiancare le nostre imprese nel loro sforzo di modernizzazione, fondato soprattutto su fattori competitivi come la qualificazione delle risorse umane, l’innovazione e l’internazionalizzazione”.