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Economia
Neuralink e l’Intelligenza Artificiale. Elon Musk costruisce un cyber-ibrido?

Neuralink sposa l’Intelligenza Artificiale. Elon Musk verso la costruzione di un cyber-ibrido? Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, è un Transumanista

 

Elon Musk sta procedendo verso la costruzione di un cyborg?

Effettivamente sì, anche se i termini giornalistici, a volte sensazionalisti, sono diversi da quelli più ponderati della Scienza e della Tecnologia.

Neuralink è stata fondata nel 2016 a Freemont in California e si occupa delle interazioni tra ultra tecnologia e mente umana.

"Il primo prodotto di Neuralink si chiama Telepathy, permetterà di controllare il telefono o il computer e attraverso di questi, molti altri dispositivi".

Del chip si potrà fare anche un utilizzo medico.

Questi esperimenti sono iniziati in un’epoca antecedente il clamoroso sviluppo della Intelligenza Artificiale e alla luce dei recentissimi progressi acquistano una dimensione del tutto nuova, non inizialmente prevista.

Infatti il chip di Musk costituisce una interfaccia artificiale tra uomo e macchina e di questo si parla da molto tempo ma l’avvento di IA cambia le carte in tavola perché il chip potrebbe avere, in un futuro non molto lontano, anzi vicino, una robusta “iniezione” di Intelligenza Artificiale che gli permetterebbe di “potenziare” un essere umano dal punto di vista cognitivo.

Per capire se fino ad ora l’impianto può controllare le interazioni con la domotica, con una Tesla, con un programma ora l’interazione potrebbe avvenire direttamente tra essere Umano e Intelligenza Artificiale che si trova abitualmente in Rete.

In qualche maniera Musk sta preparando un “corpo” materiale alla Intelligenza Artificiale, una sorta di parusia tecnologica che porterebbe l’essere umano definitivamente nell’antropocene, cioè un’epoca centrata sul suo sviluppo tecnologico.

Le sue imprese tecnico - scientifiche sono note universalmente ma c’è un aspetto ancora poco noto del tycoon Usa: è un Transumanista. Il Transumanesimo è una filosofia ed un movimento internazionale che considera la Scienza e la Tecnologia come i principali alleati nell’umanità per migliorarla. Il primo a parlarne nel 1957 è stato il biologo e genetista britannico Julian Huxley nel saggio “New Bottles for New Wine” (“Nuove Bottiglie per un Nuovo Vino”).

ll termine fu poi ripreso ed utilizzato negli Usa dal fondatore del Transumanesimo FM-30 (Fereidoun M. Esfandiary) e in seguito da Max More, transumanista in versione estropiana. Le radici culturali del Transumanesimo, indicato anche con H+, sono nell’illuminismo e nella filosofia positivista. H+ ha –tra l’altro- l’obiettivo di sconfiggere l’invecchiamento tramite la ricerca avanzata. Si occupano di questo tema il biochimico Aubrey de Grey e il fondatore di Google, Larry Page.

Per chi ne volesse sapere di più sul tema ho scritto un libro: “Il Transumanesimo. Una nuova filosofia per l’uomo del XXI secolo” (Armando editore). Il punto però, come dicevamo, poco noto, è che pezzi da novanta della Silicon Valley, tra cui Larry Page, sono transumanisti anche se non lo dicono apertamente per motivi di opportunità. Ma la notizia è che anche Elon Musk, l’”uomo più ricco del mondo”, è un Transumanista.






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