Economia

Nomine al rush finale: da Donnarumma a Ferraris e Zafarana. Il borsino

di Marco Scotti

In Enel la partita più accesa, ma molta incertezza anche per la presidenza di Leonardo e per il futuro di Del Fante. Mentre Cattaneo...

Nomine, che cosa faranno Zafarana, Carta, Del Fante e non solo

In Leonardo il nome di Lorenzo Mariani rimane il più accreditato per sostituire Alessandro Profumo, mentre alla presidenza Luciano Carta e Giuseppe Zafarana, due generali, si contendono lo scranno. Chi la spunterà? I bookmaker oggi danno in lieve vantaggio il secondo, che non potrebbe più restare al timone della Guardia di Finanza avendo già beneficiato di una proroga. Se dovesse arrivare in Piazza Monte Grappa, a quel punto servirebbe collocare Carta (che potrebbe anche andare a Terna). Nell’azienda che gestisce l’infrastruttura elettrica, tra l’altro, potrebbe perfino rimanere Donnarumma, che ha raggiunto risultati commendevoli e che è al timone da un solo mandato, dopo l’esperienza in Acea. 

Elisabetta Belloni è stata confermata a parole a capo del Dis, ma se dovesse arrivare la chiamata di Claudio Descalzi (che sta gestendo le nomine in prima persona) per andare alla presidenza dell’Eni, probabilmente non potrebbe dire di no. Anche perché il tema della presenza femminile rimane di grande attualità. Lucia Morselli e Giuseppina Di Foggia rimangono nomi che non infiammano, le società di selezione del personale non riescono a cavare granché nonostante le dirigenti donna siano ormai presenti e non sia poi così difficile trovare qualcuno che abbia la giusta esperienza

Problemi e bisbigli. Poste rimarrà feudo di Matteo Del Fante? La ragione direbbe di sì, ma la necessità di distribuire nuove poltrone potrebbe perfino portare al ribaltone. Mettere al timone dell’azienda Giuseppe Lasco, ad esempio, permetterebbe di giocare una buona carta per il 2024, quando si libererà la casella di Cassa Depositi e Prestiti. Ma anche lì ci sarà bagarre: Antonino Turicchi è un altro nome spendibile, oltre a quello di Del Fante. 

Dopo la riorganizzazione di Forza Italia, ci si aspetta un partito più “governista”. Se però questo si tradurrà in una maggiore malleabilità in materia di nomine, questo è tutto un altro discorso. Quello che è certo è che ora che il tempo inizia davvero a stringere le polpette avvelenate si moltiplicano. Tutti sgomitano, tutti vogliono un posto al sole: benvenuti al ballo delle nomine più movimentato di sempre.