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Allianz: presentato l'evento 'Allianz per le Imprese 2024'
Subran (Gruppo Allianz): "La transizione comporta una maggiore integrazione europea sul piano industriale, finanziario ed energetico"
Allianz: concluso l'evento 'Allianz per le Imprese 2024', focus su transizione e modernizzazione del Paese
Le società del Gruppo Allianz hanno ospitato un evento significativo presso l’Allianz MiCo, dedicato alle imprese italiane per analizzare da vicino l’attuale scenario economico e le opportunità che i mercati internazionali offriranno nei prossimi mesi. L'evento ha messo al centro la transizione e modernizzazione del Paese, con innovazione e sostenibilità come pilastri fondamentali per costruire il futuro.
L'evento "Allianz per le Imprese 2024", rivolto a una vasta platea di imprenditori affiancati da intermediari e agenti assicurativi Allianz, ha visto la partecipazione di speaker di rilievo nazionale e internazionale, oltre agli interventi del top management Allianz. Tra i relatori spiccavano Ludovic Subran, capo economista di Allianz SE, Giacomo Campora, Amministratore Delegato di Allianz, Paola Pietrafesa, Amministratore Delegato di Allianz Bank e Vicedirettore Generale di Allianz, Andrea Molteni, Chief Operating Officer di Allianz, Carlo Balzarini, Head of Market Management & Network Communication di Allianz, Luca Burrafato, Responsabile per l’area Mediterraneo, Medio Oriente e Africa (MMEA) di Allianz Trade, Marco Scarrico, Direttore Commerciale regione MMEA di Allianz Trade e Marco Vincenzi, Regional Managing Director Southern Europe di Allianz Commercial. L'evento è stato moderato da Vittorio Eboli, giornalista di Sky TG24.
Riccardo di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Donadon, Fondatore e Amministratore Delegato di H-FARM, Piero Gancia, Senior Partner McKinsey, Maria Elena Gasparroni, Head of Corporate Banking BNL BNP Paribas e Alfredo De Falco, Founder e Chairman Vesper Infrastructure, hanno condiviso le loro prospettive sul futuro economico.
Durante i lavori, sono state presentate analisi condotte dall’Ufficio Studi di Allianz sulle imprese italiane e le loro opportunità di crescita in un contesto geopolitico incerto, evidenziando innovazione e sostenibilità come drivers fondamentali per una strategia vincente. Si prevede che la crescita economica globale raggiunga il +2,7% nel 2024-25, dopo il +2,8% del 2023, con le economie avanzate stabili al +1,6% e i mercati emergenti rallentati al +4%, trainati principalmente dall'Asia e dall'America Latina. Nonostante le difficoltà recenti, il commercio globale si sta riprendendo e dovrebbe crescere del +2,8% nel 2024, leggermente sopra la crescita del Pil.
Ludovic Subran, capo economista del Gruppo Allianz, ha dichiarato: “La transizione comporta una maggiore integrazione europea sul piano industriale, finanziario ed energetico. È una delle sfide cruciali che l'Italia deve affrontare, senza dimenticare che il Paese mantiene una posizione da esportatore netto con la domanda dei partner commerciali che rimane driver fondamentale per la crescita”. Le esportazioni italiane nel 2024 dovrebbero aumentare del 20%, raggiungendo i 20 miliardi di euro, con Germania, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Regno Unito come principali mercati. Settori trainanti includono turismo, servizi, impiantistica, meccanica strumentale e agroalimentare, con l'innovazione che rimane essenziale per mantenere la competitività.
La transizione richiede risoluzioni di criticità strutturali, come politiche per il lavoro e investimenti, con le priorità degli italiani concentrate sul sostegno all'economia e creazione di posti di lavoro. Il graduale allentamento delle condizioni finanziarie e i fondi del Next Generation EU spingeranno gli investimenti, con l'Italia che ha già ricevuto il 52% dei 195 miliardi di euro allocati. Il settore delle costruzioni ha visto una crescita del 45% dal 2019, spinto dal Superbonus per l’efficientamento energetico, anche se ciò ha comportato un impatto significativo sui conti pubblici con un deficit del 7,4% del Pil.
Il risparmio gioca un ruolo cruciale nelle transizioni attuali e nelle sfide intergenerazionali, con un recupero dell'8,9% a fine 2023, grazie al miglioramento dei redditi reali delle famiglie e al calo dell’inflazione. L'Italia ha visto un accumulo di liquidità superiore alla media UE durante la pandemia, con una propensione significativa agli investimenti di medio-lungo termine.