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Bacteriart: Yakult e Naba trasformano la microbiologia in arte
Raccontare l’universo dei probiotici attraverso l’ideazione di opere d'arte
Premiate le migliori opere finaliste
Durante la prima edizione del progetto BACTERIART, Marco Scotini - NABA Visual Arts Department Head - ha coniato la definizione di “arte probiotica”, per sottolineare quanto arte e scienza concorrano al benessere psico-fisico degli individui.
Proprio questa interconnessione di due mondi, così apparentemente distanti, è stata nuovamente affrontata nella seconda edizione di “BACTERIART, from invisible to visible”, progetto promosso da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Yakult Italia che ha visto coinvolti gli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali delle sedi di Milano e Roma.
Dopo il successo della prima edizione, gli studenti di NABA sono stati nuovamente chiamati a rendere tangibile, attraverso l’interpretazione delle arti visive, l’incredibile ecosistema invisibile che vive all’interno del nostro “secondo cervello”, l’intestino che, come la ricerca scientifica ci conferma, ricopre un ruolo fondamentale per il benessere del nostro organismo. I microrganismi amici dell’uomo sono stati osservati sotto una lente interpretativa più ampia, più comprensibile e affascinante proprio grazie alla visione artistica.
“BACTERIART, from invisible to visible” ha fornito agli studenti di NABA l’occasione di svelare, attraverso sculture, tecnologie digitali e arti performative, ciò che ancora all’occhio umano non è pienamente visibile.
Le opere, frutto del lavoro durato l’intero Anno Accademico 2021/22, sono state valutate e premiate in occasione dell’evento BacteriArt Day che si è tenuto oggi presso la sede di NABA. A risultare vincitrice del “Premio BacteriArt” è stata l’opera “Vibes” di Chiara Nicoletti, un’installazione sonora e interattiva che si articola in una performance durante la quale il pubblico diventa non solamente spettatore attivo, ma anche partecipe di un incontro vivo tra la microbiologia, il corpo e il suono.
Al primo premio si sono aggiunte anche le due menzioni speciali: “Dott. Shirota”, per l’accurato approfondimento scientifico nella progettazione dell’opera, è stato assegnato a Tanvi Shaha con “Inconspicuous Interaction”, caratterizzata dal suo vivo interesse per la percezione di visibilità, esperienze ed emozioni viste attraverso forme e spazi con un forte legame con le istanze dell'ambiente circostante, lavorando con diversi media, come installazioni, sculture, dipinti e collage. “Nuove Visioni” è stato, invece, consegnato a Camilla Gurgone con “My gut (brain) feelings on-a-chip” per aver interpretato in modo più inaspettato il tema assegnato: la ricerca per la realizzazione di questa opera è iniziata dalla scoperta degli “organs-on-a-chip”: cellule, tessuti miniaturizzati e coltivati in chip in vitro per simulare i meccanismi e la fisiologia di organi umani.
Gli studenti sono stati premiati da Yakult Italia con un riconoscimento economico, con il quale l’azienda intende sostenere il loro percorso artistico e professionale.
I tre progetti vincitori, insieme alle altre opere entrate in selezione tra i finalisti, che complessivamente ne costituiscono 11, sono ora esposte all’interno di una mostra allestita presso il Campus NABA di Milano, aperta al pubblico fino a venerdì 30 settembre, dalle ore 10.00 alle 19.00. L’allestimento della mostra, a cura di Chiara Lupi, Project Coordinator ed Exhibition Curator di BACTERIART, occupa uno spazio di 200 mq ed è stato progettato prevedendo l’utilizzo di due materiali principali: mattoni in fibra e feltro. I mattoni sono completamente riciclabili, biodegradabili e carbon negative, e vengono realizzati miscelando fibre legnose naturali, acqua, probiotici (miscela simbiotica di microrganismi fatta di sali minerali melassa di canna da zucchero, acqua e microrganismi) e calce naturale. Il feltro sintetico, che percorre lo spazio espositivo, è invece in polipropilene riciclato e riciclabile. Oltre ai progetti vincitori in esposizione nella mostra sono presenti le opere realizzate dagli studenti Michela Alamprese, Mirko Barcaiolo, Francesca Caporali, Elena Cucci, Chiara Favini, Martina Ferrari, Diego Gianettoni, Chiara Meloni, Giuliana Paolino, Priscilla Pinto, Agnieszka Rymuszka, Alessandro Sorrentino.
“Bacteriart nasce da un lungo e profondo rapporto con Yakult – dice ad Affaritaliani Marco Scotini,NABA Visual Arts Department Head un terreno già preparato negli anni e dalla mia particolare attività nell’ambito dell’ecologia. Quello che ci interessa ulteriormente è il microcosmo della batteriologia, una nuova dimensione sospesa tra visibilità e invisibilità che fa del corpo umano una metafora e una chiave interpretativa del mondo. Quello che ha interessato gli artisti è stato come partire da una microscala quale quella di batteri, funghi e virus e immaginare come questo piccolo universo che è dentro ciascuno di noi si metta in relazione con il nostro corpo, un modello di coesione da esplorare anche in termini di relazioni sociali”
“Dal 2007 Yakult sceglie partner di altissimo profilo, quale è NABA per sviluppare progetti educational e di divulgazione scientifica. Bacteria Art è esattamente questo. L’obiettivo principale è raggiungere un pubblico sempre più vasto per coinvolgerlo sui valori della scienza e sul metodo di ricerca scientifica. Parliamo di un mondo, quello dei probiotici, dei batteri, che per molti è ancora del tutto sconosciuto e che noi stessi scopriamo ogni giorno di più. Le ricerche ci dicono come e quanto siamo davanti a un ‘universo parallelo’ dove c’è ancora tantissimo da imparare. Stiamo parlando del nostro ‘secondo cervello’ (e anche del primo non sappiamo ancora molte cose), fondamentale per la salute umana e che ci dice tantissimo della nostra evoluzione come specie. Vedere l’interpretazione plastica di concetti simili da parte di tanti giovani è sempre emozionante” dichiara ad Affaritaliani Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia.
Lanciata all’inizio dello scorso Anno Accademico 2021/22, la “call to action” ha coinvolto circa 50 studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA, chiamati da Yakult Italia a progettare e realizzare opere d’arte ispirate all’affascinante mondo della microbiologia umana e dei batteri, sotto la guida di Chiara Lupi con la supervisione didattica di Andris Brinkmanis, Course Leader del Triennio in Pittura e Arti Visive di NABA.
Il progetto ha, inoltre, previsto la partecipazione degli studenti al seminario di microbiologica di base, condotto dai ricercatori del laboratorio AAT-Advanced Analytical Technologies di Piacenza, partner di Yakult Italia, guidato dalla Dott.ssa Marina Elli, e a un workshop intensivo, gestito da Gediminas & Nomeda Urbonas, artisti e docenti al MIT di Cambridge, attraverso un laboratorio aperto, partecipato e con una forma pedagogica alternativa, che ha fatto del connubio tra arte e scienza la sua caratteristica peculiare.
Questi momenti formativi hanno costituto la base scientifico-culturale necessaria alla realizzazione delle opere, che ha visto l’adozione dei diversi linguaggi espressivi quali la scultura, la pittura, la fotografia, le tecnologie digitali e le arti performative.