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Banca Generali e IRTOP Consulting: presentato l’Osservatorio ECM AI
Ameli (Banca Generali): "L’Osservatorio ha permesso di individuare le realtà più promettenti del panorama AI italiano”
Banca Generali e IRTOP Consulting: esposti i risultati della prima edizione dell’Osservatorio
ECM AI
Banca Generali, in collaborazione con IRTOP Consulting, ha presentato ieri nell’Innovation Hub di Milano la prima edizione dell’Osservatorio ECM AI: lo studio nato per indagare il contesto attuale dell’intelligenza artificiale e le peculiarità delle società quotate su Euronext Growth e delle startup private. L’obiettivo dell’analisi è comprendere le caratteristiche del mercato, contribuire a promuovere lo sviluppo del mercato dei capitali e favorire l’incontro tra domanda e offerta di finanza “alternativa”.
Il Comitato Scientifico d’eccellenza dell’Osservatorio ECM AI è trasversale nelle competenze in ambito finanziario, istituzionale, legale e tecnologico ed è composto da: Anna Lambiase, Founder e CEO di IRTOP Consulting, Presidente di CDP Venture Capital e Consigliere di Invitalia; Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali; On. Giulio Centemero, membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati; Lorenzo Maternini, Co-founder e Vice Presidente Talent Garden, Consigliere di CDP Venture Capital; Antonia Verna, partner dello studio legale Portolano Cavallo; Enrico Zio, professore e Vice Presidente della Fondazione Politecnico di Milano; Leonardo Rubattu, Founding Partner di ATLAS SGR; ed Edouard Cukierman, Founder & Managing Partner di Catalyst Investments e Presidente di Cukierman & Co. Investments House.
“Dal 2009 le PMI italiane possono contare su un mercato azionario, l’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, che consente un accesso facilitato al mercato dei capitali, riconoscendo la possibilità di acquisire nuova finanza, ottenere ampia visibilità e accelerare le strategie di sviluppo”, ha affermato Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Coordinatore Scientifico dell’Osservatorio Euronext. “L’intelligenza artificiale è trasversale in ogni nostro comportamento quotidiano, sviluppare politiche e far conoscere agli investitori i propri business è di imprescindibile importanza per il futuro delle aziende che possono sfruttare la forza dell’AI per accelerare la propria crescita. L’opportunità di mapparne l’evoluzione e la diffusione tra le aziende innovative presenti sul listino accende un faro sulla competitività e l’appeal delle stesse tra gli investitori interessati al segmento”.
Durante l’incontro, Anna Lambiase ha evidenziato che l’Italia è nella Top 10 mondiale per numero di pubblicazioni scientifiche nel campo AI nel periodo 2018-2023. L’Osservatorio ECM AI, in coerenza con la recente approvazione dell’AI ACT europeo, si inserisce in questo contesto, individuando le startup e scaleup più promettenti del panorama nazionale i cui modelli di business si incentrano sull'AI. L’intelligenza artificiale è presente in modo rilevante nel 13% delle società quotate sul mercato Euronext Growth Milan al 20 aprile 2024, ovvero 26 su 204, che capitalizzavano alla medesima data complessivamente 1,3 miliardi di euro, pari al 17% del mercato EGM. In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata per le società AI è la Lombardia (42%), seguita dall’Emilia Romagna (15%) e dal Veneto (12%).
Delle 26 società selezionate, 6 usano l’AI come “core business”, cioè offrono prevalentemenre prodotti/servizi basati su tecnologia AI: Almawave, Creactives Group, Cyberoo, Datrix, Expert.ai, Neosperience. Le altre 20, invece, usano l’AI come “value proposition”, ossia la integrano all’interno di un’offerta più ampia: Cloudia Research, Digitouch, Doxee, E-Novia, eVISO, Fae Technology, IDNTT, MAPS, Relatech, Reti, SIAV, Solid World Group, Spindox, Sostravel.com, Star7, Tecma Solutions, Vantea Smart, Yakkyo e Websolute.
Tra le principali evidenze dello studio si può affermare che il numero di dipendenti nel 2023 di queste 26 società è cresciuto del 7,7% rispetto al 2022. Inoltre, il volume di affari complessivo è cresciuto del 9% rispetto al 2022, raggiungendo 988 milioni di euro, e l’indice FTSE Italia Growth registra una performance positiva dal 2023. In media, la società AI presenta ricavi per 41,2 milioni di euro, EBITDA Margin dell’11% e una PFN di 6,4 milioni di euro. Il 31% delle società AI presenta ricavi tra i 20 e i 50 milioni di euro. L’AI sarà sempre più presente nelle strategie di asset allocation degli investitori con l’AUM globale sull’AI che è previsto passare dai 2,8 miliardi di dollari del 2023 agli 11,9 miliardi di dollari nel 2030 (Market Digits, “AI in Asset Management Market 2030”, 2023).
Analizzando la liquidità del mercato si evince un maggior e crescente numero di scambi per le società AI rispetto al resto del mercato EGM negli ultimi 2 anni. Nel 2022 il controvalore medio giornaliero scambiato dalla società attiva nell’AI era pari a 59 migliaia di euro (73 migliaia per l’EGM) ed è salito nel 2023 a 64 migliaia di euro (47 migliaia per l’EGM). Nei primi 4 mesi del 2024, anche per effetto dell’attenzione generata dall’approvazione del c.d. AI Act, questo valore si è ulteriormente incrementato a 107 migliaia di euro (55 migliaia per l’EGM). Per quanto riguarda la performance azionaria, a partire dal 2023 l’AI Index by IRTOP Consulting ha generato una performance del +4,52%, ampliata ulteriormente nel 2024, rispetto a una performance negativa dell’11,13% del FTSE Italia Growth. Una delle preoccupazioni principali riguardo l’AI è la disoccupazione che potrebbe causare. Tuttavia, le società AI quotate sul mercato EGM occupano 7.229 dipendenti, 7,7% in più rispetto al 2022.
Da un’analisi delle realtà italiane operanti nel settore dell’intelligenza artificiale sul mercato privato, l’Osservatorio ECM AI ha selezionato 34 società ritenute avere una maggiore attrattività per gli investitori, in base a criteri di scalabilità, struttura proprietaria, business model e fatturato (< 200 milioni di euro euro). In termini di composizione territoriale, il nord Italia è l’area con più rappresentanti (71% del totale). Per 23 società l’AI rappresenta il "core business": AidaMask, Aiko, Aindo, AISent, Altilia, Aptus.AI, As.Car.I, Asc27, Contents.com, Displaid, Equixly, Hodlie, iGenius, IIO, Intellico.ai, Lexroom, MrCall, myBiros, RENrisk, Snaproof, Vedrai, Voiseed, Wordlift. Per 11 società l’AI rappresenta la "value proposition": Alba Robot, Algor Lab, Allelica, Eoliann, Mopso, Soccerment, Stip, Tuidi, Voiceme, Webidoo, YK-Robotics.
Analizzando la distribuzione delle società per round di finanziamento, emerge che il 64% delle realtà mappate è in fase di Pre-seed (8 società) e Seed (14 società) e solo il 3% non ha ancora effettuato alcun round. Guardando, invece, al campo di applicazione delle 34 società mappate e prendendo come riferimento il Rapporto “AI Index” della Stanford University, è emerso che il segmento del Data management, processing & cloud è quello che caratterizza più startup, con il 24% del totale. Seguito, poi, da Cybersecurity & Data Protection e Industrial Automation a pari merito con il 15%.
Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali, ha dichiarato: “L’attività dell'Osservatorio ha permesso di individuare le realtà più promettenti del panorama AI italiano, evidenziando l’importante fioritura in atto nel nostro Paese. Si tratta in larga parte di realtà in fase early stage: da uno screening più ampio nel mercato privato tra le PMI abbiamo selezionato le 34 a nostro giudizio più interessanti, da cui speriamo possa arrivare il primo campione nazionale. In questa prospettiva, diventa cruciale che tutte le parti dell'ecosistema, investitori, startup e mondo accademico, dialoghino fattivamente. Valutare una azienda del mondo AI presenta infatti complessità che non possono essere superate applicando le logiche di investimento tradizionali, ma occorre integrarle con valutazioni tecniche e del potenziale di mercato delle soluzioni proposte, innescando un dialogo costruttivo che permetta alle società di crescere e strutturarsi”.