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BolognaFiere, Slow Wine Fair e SANA Food concludono il primo anno insieme: bilancio positivo
Calzolari (BolognaFiere): “Soddisfatti per il successo di Slow Wine Fair, che oggi può contare su più di 1.000 realtà vitivinicole con una visitazione in crescita del 20% sul 2024”
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BolognaFiere, sinergia di successo tra Slow Wine Fair e SANA Food: sostegno all’agricoltura sostenibile con 15.000 visitatori e 300 buyer internazionali
La sinergia tra Slow Wine Fair e SANA Food ha dimostrato di essere una formula vincente per promuovere un'agricoltura sostenibile e rispettosa della salute e dell'ambiente. La prima edizione congiunta delle due manifestazioni ha registrato un bilancio estremamente positivo, con un'affluenza di 15.000 visitatori e la partecipazione di 300 buyer internazionali provenienti da venti Paesi. L'evento ha offerto un'opportunità unica di confronto tra produttori, operatori del settore e appassionati, confermando il ruolo di BolognaFiere come punto di riferimento per il mondo del vino e dell'alimentazione naturale.
La chiusura della fiera è stata suggellata dalla visita del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, un riconoscimento dell'importanza dell'evento nel panorama agroalimentare italiano. La prossima edizione di Slow Wine Fair e SANA Food si terrà dal 22 al 24 febbraio 2026, consolidando il percorso intrapreso per la promozione di un'alimentazione sana e sostenibile.
Nel corso della tre giorni, Slow Wine Fair ha visto la partecipazione di oltre 1.050 cantine, di cui 720 biologiche o biodinamiche, e più di 2.000 incontri B2B tra operatori del settore. La presenza di 87 ristoratori ed enotecari premiati con il riconoscimento "Carta Vini Terroir e Spirito Slow" ha sottolineato il legame sempre più stretto tra il mondo della ristorazione e i produttori di vino di qualità. Oltre 100 eventi, tra masterclass, conferenze e degustazioni, hanno animato l'incontro, approfondendo tematiche legate alla sostenibilità e all'innovazione nel settore vitivinicolo.
Il Ministro Francesco Lollobrigida ha sottolineato come il vino non sia solo un prodotto, ma il frutto del lavoro di vignaioli e vignaiole in armonia con il territorio, rappresentando tradizione, cultura e tutela ambientale. Ha citato l'importanza della viticoltura eroica, come nei terrazzamenti liguri, essenziale per la salvaguardia del paesaggio. “L'Europa deve difendere questo patrimonio, evitando etichettature fuorvianti e politiche penalizzanti, perché proteggere il vino significa proteggere la nostra storia, il lavoro agricolo e la qualità che tutto il mondo ci riconosce”.
Grande attenzione è stata riservata al packaging sostenibile: più del 40% degli espositori ha avviato un processo di alleggerimento delle bottiglie e introdotto innovazioni nei materiali di chiusura, nelle etichette e nelle confezioni. L'area dedicata ai torrefattori della Slow Food Coffee Coalition, i produttori di sidro e il Mixology Lab hanno rappresentato alcune delle novità più apprezzate di questa edizione.
Parallelamente, SANA Food ha dato spazio a 250 espositori, con una presenza internazionale del 15%, esplorando le tendenze emergenti nel campo della sana alimentazione. Il focus si è concentrato su prodotti biologici e biodinamici, alimenti plant-based e vegetariani, cibi funzionali per diverse esigenze nutrizionali e le eccellenze DOP, IGP e SGT. Un'attenzione particolare è stata rivolta al progetto europeo "Being Organic in EU", che ha trovato spazio nell'area espositiva.
Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, ha ringraziato il Ministro Lollobrigida per la vicinanza e il sostegno a Slow Food e al modello di agricoltura che l'associazione promuove. “Le 1.050 cantine selezionate per Slow Wine Fair rappresentano valori ambientali, sociali, economici, culturali e identitari”, ha dichiarato, sottolineando come queste realtà pratichino un'agricoltura rigenerativa e virtuosa, che lavora con la natura, tutelando biodiversità e fertilità dei suoli. Ha poi evidenziato il ruolo essenziale degli agricoltori nel mantenere vive le aree marginali e nel contrastare spopolamento e rischi ambientali. “Eppure, l'80% delle imprese agricole italiane riceve solo il 20% delle risorse europee: questo paradigma va ribaltato”, ha affermato, ribadendo l'urgenza di sostenere questo tipo di agricoltura, fondamentale non solo per il Made in Italy, ma anche per garantire la sovranità alimentare. “Per avere cibo e vino felici, ci servono agricoltori felici”, ha concluso Nappini.
Nel corso dell'evento si sono susseguiti cinquanta appuntamenti, tra cui la sesta edizione di "Rivoluzione Bio", con dati aggiornati sul mercato del biologico, e il primo anno dell'Osservatorio "100 Giorni Sani", un'indagine sui consumi alimentari fuori casa condotta su 3.000 italiani e 1.000 danesi. La SANA Food Lab Academy, organizzata in collaborazione con il professor Sebastiano Porretta, ha offerto approfondimenti sulle tendenze alimentari, mentre degustazioni, cooking show e workshop hanno animato gli spazi espositivi. Particolarmente rilevante è stata la presenza di oltre 190 biologi, nutrizionisti e medici specializzati, intervenuti al convegno "L'alimentazione sana per l'uomo e per il pianeta".
Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti per il successo di Slow Wine Fair, nata 4 anni fa con 400 cantine, e che oggi può contare su più di 1.000 realtà vitivinicole rappresentate e su una visitazione in crescita del 20% sul 2024”. Calzolari ha sottolineato il focus della manifestazione su biologico, naturale e alimentazione sostenibile. Ha poi evidenziato come la fiera sta crescendo con qualità e posizionandosi sempre meglio. “L'esperimento dell'abbinata si è rivelato un successo”, ha concluso, confermando l'apprezzamento degli espositori.
Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ha sottolineato come dagli eventi di Slow Wine Fair, Sana Food e Rivoluzione Bio sia emerso chiaramente che “il futuro dell'agricoltura e del cibo è biologico”. Ha evidenziato il ruolo cruciale dei produttori nella transizione agroecologica e la crescita significativa del settore, con esportazioni che nel 2024 hanno raggiunto i 10,4 miliardi di euro. Ha poi spiegato che “l'abbinamento tra denominazione di origine e sostenibilità garantita dal marchio biologico è un punto di forza” sia sul mercato interno che su quello estero. Inoltre, ha annunciato che l'imminente uscita del Marchio biologico italiano contribuirà a rafforzare ulteriormente il settore, sostenuto da campagne di comunicazione mirate.
Daniele Ara, Assessore all'Agricoltura del Comune di Bologna, ha espresso orgoglio per l'ospitalità di SANA Food e Slow Wine Fair, due fiere fondamentali per il food e le produzioni di qualità. “Le città devono essere protagoniste delle politiche del cibo”, ha affermato, sottolineando l'importanza del ruolo dei cittadini nel promuovere nuovi modelli agricoli. Per lui, la riconversione ecologica deve passare attraverso l'agricoltura biologica e sostenibile, essenziale per migliorare la qualità della vita e tutelare il territorio rurale.
Matteo Zoppas, Presidente di ICE, ha evidenziato il valore dell'export dell'agroalimentare biologico, cresciuto del 200% dal 2012. “Slow Wine Fair e SANA Food completano l'offerta fieristica e creare valore di mercato”, ha spiegato, ricordando la partecipazione di 1.360 aziende e l'organizzazione di oltre 2.000 incontri B2B grazie al supporto di ICE. Ha poi sottolineato che molte aziende “non sono consapevoli del grande lavoro che l'Agenzia svolge”, selezionando buyer e importatori qualificati per offrire nuove opportunità di business. Infine, ha ribadito l'impegno di ICE nel tutelare il Made in Italy, contrastando la criminalizzazione dei prodotti italiani e rafforzando il posizionamento internazionale del settore.
Michele De Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna, ha espresso soddisfazione per il successo dell'evento e per la significativa presenza di aziende locali. “Vogliamo continuare a distinguerci per esperienze produttive che sono studiate in tutto il mondo”, ha dichiarato, sottolineando l'eccellenza del territorio e la necessità di valorizzare l'intera filiera agroalimentare. Ha poi espresso preoccupazione per l'impatto dei dazi sul settore, criticando la rigidità delle analisi commerciali internazionali. “Il nostro Paese ha pagato un prezzo alto per la sua coerenza”, ha affermato, chiedendo maggiore rispetto per le produzioni di qualità, che promuovono un consumo responsabile e non incentivano l'abuso.
L'evento, patrocinato dal Ministero dell'Agricoltura, dal Comune di Bologna, dalla Camera di Commercio e da Confcommercio Ascom Bologna, ha visto la collaborazione di ICE, Regione Emilia-Romagna e numerose associazioni di settore. Tra i partner principali figurano Guala Closures, Reale Mutua e WinterHalter, mentre il supporto mediatico è stato garantito da numerosi media partner, tra cui Affaritaliani, Il Gusto Gruppo Gedi, QN Quotidiano Nazionale e Radio Wellness.
L'appuntamento per la prossima edizione è già fissato: dal 22 al 24 febbraio 2026, BolognaFiere tornerà a essere il cuore pulsante di un'agricoltura più etica, rispettosa dell'ambiente e attenta alla salute dei consumatori.