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Cefriel: ottenuta la certificazione IMQ per la parità di genere

di Redazione Corporate

Fuggetta (Cefriel): "Curiamo le varie dimensioni della parità di genere, in accordo ai propri valori, per garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo"

Cefriel si aggiudica la certificazione IMQ per la parità di genere con un ottimo punteggio

Cefriel, centro di innovazione digitale fondato nel 1988 da Politecnico di Milano, e diventato di recente Società Benefit, ha ottenuto la certificazione IMQ per la parità di genere secondo la prassi UNI PdR125/2022, rilasciata dalla Federazione Italiana di Organismi di Certificazione dei sistemi di gestione aziendale, membro dell’International Certification Network

La certificazione rappresenta il riconoscimento formale di un impegno che Cefriel porta avanti da sempre per la promozione dell’equità di trattamento, sia nei confronti delle persone che ci lavorano, sia verso l’esterno. Un impegno riconosciuto e premiato dall’attribuzione di un ottimo punteggio che evidenzia l'attenzione, la passione e la concretezza con cui Cefriel cura le varie dimensioni della parità di genere, in accordo ai propri valori fondanti, per garantire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e rispettoso”, ha commentato Alfonso Fuggetta, AD e Direttore Scientifico Cefriel.

In Cefriel, l'impegno a sviluppare un’autentica cultura della parità di genere nasce dal riconoscere l'importanza del contributo di ogni persona per il successo aziendale, nella convinzione che il capitale umano sia rappresentato dalle ​​​conoscenze, competenze, motivazioni e relazioni rafforzate da una cultura inclusiva e dalle pari opportunità di crescita professionale e carriera.

Roberta Letorio, Chief Human Capital di Cefriel, ha dichiarato: “Cefriel sostiene da sempre il pieno riconoscimento del talento di ciascuna persona come elemento centrale per il successo dell’impresa e del sistema Paese e questa certificazione è un ulteriore stimolo ad impegnarci con ancora maggiore energia nel dare concretezza ai principi costitutivi del nostro centro di innovazione che, con la trasformazione recente in società benefit, ha voluto ribadire l’intenzione di lavorare a favore del bene comune”.

Insieme al Gender Equality Plan (GEP), il documento progettuale e programmatico contenente obiettivi da perseguire e azioni da mettere in campo per valorizzare il pieno coinvolgimento di tutte le persone che lavorano in Cefriel, e alla politica per la parità di genere, il Piano strategico per la parità 2024-2026 stabilisce obiettivi e azioni in sei aree chiave: selezioni ed inserimento, gestione della carriera, equità salariale, genitorialità e cura, conciliazione dei tempi vita-lavoro e prevenzione di abusi fisici, verbali e digitali nei luoghi di lavoro. 

A questi si aggiunge l’obiettivo strategico, nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, di raggiungere entro il 2026 il 40% di presenza femminile tra le persone con contratto di lavoro in Cefriel. Un dato particolarmente significativo se si pensa che queste percentuali, in ambito ICT, non sono purtroppo così diffuse né in Italia né in Europa visto che meno del 15% degli specialisti IT in Italia sono di sesso femminile (a fronte di una media che non raggiunge il 18% in Europa secondo l’ultimo Women in Digital Scoreboard elaborato dalla Commissione europea). A fine 2023 le donne che lavorano in Cefriel, ricoprendo ruoli tecnici, manageriali e spesso apicali, rappresentano un terzo della forza lavoro e sono destinate a crescere.