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Edison: realizzati per Banco Alimentare sei impianti fotovoltaici
Quaglini (Edison): "Siamo orgogliosi di essere partner di Banco Alimentare per accelerare il loro percorso di transizione energetica e decarbonizzazione"
Edison è partner del percorso di transizione energetica di Banco Alimentare: installati 6 impianti fotovoltaici
Edison Energia, società del Gruppo Edison impegnata nella vendita di energia elettrica e gas a famiglie e imprese e servizi a valore aggiunto al segmento retail, annuncia di aver realizzato sei impianti fotovoltaici presso le sedi di Banco Alimentare a Parma, Genova, Udine, Taranto, Sassari e Pescara per una potenza complessiva di 160 kW. L’energia autoprodotta dagli impianti si stima sarà di circa 185.000 kWh per un totale di 50 tonnellate di emissioni di CO2 evitate all’anno. Quattro impianti, quelli di Sassari, Udine, Parma e Genova, sono già entrati in esercizio, e si stima che quelli di Taranto e Pescara verranno allacciati nel 2024.
"Siamo orgogliosi che Banco Alimentare abbia scelto Edison Energia come partner affidabile per accelerare il proprio percorso di transizione energetica e decarbonizzazione, grazie all’installazione di impianti fotovoltaici che producono energia direttamente destinata ai consumi delle sedi regionali contribuendo inoltre all’abbattimento delle emissioni climalteranti", racconta Massimo Quaglini, amministratore delegato di Edison Energia. "Edison Energia è al fianco dei suoi clienti sul territorio con un ecosistema di soluzioni innovative, tra cui l’autoproduzione fotovoltaica, che permettono di utilizzare l’energia in modo più consapevole e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente".
"La nostra mission di aiuto alle persone in difficoltà e di riduzione degli sprechi attraverso il recupero delle eccedenze alimentari produce già indirettamente un impatto ambientale positivo. Questo non può non accompagnarsi a iniziative che, direttamente, generino risparmi energetici e benefici ambientali. Per questo dopo attente verifiche abbiamo deciso di realizzare con Edison impianti fotovoltaici per alcune realtà della nostra rete", ha dichiarato Giovanni Bruno, presidente di Banco Alimentare.
Il Gruppo Edison, storico operatore energetico che quest’anno celebra i 140 anni dalla sua fondazione, dal 2005 è al fianco di Banco Alimentare supportando Siticibo. Siticibo è un programma di Banco Alimentare che ha l’obiettivo di raccogliere da mense aziendali, ospedali, refettori scolastici e hotel il cibo non servito: piatti pronti e alimenti freschi come frutta e verdure, pane e dolci. Nel giro di poche ore le eccedenze alimentari vengono consegnate e consumate presso gli enti caritativi che si occupano di offrire pasti alle persone in difficoltà, nel rispetto delle norme di sicurezza.
Edison dal 2005 ha coinvolto un ampio numero di volontari della sede di Foro Bonaparte e dal 2019 ha donato 6.700 pasti caldi al Banco Alimentare. Nel 2007 inoltre, grazie alle donazioni delle persone di Edison, sono stati acquistati un furgoncino refrigerato e un abbattitore di temperatura di temperatura: in questo modo è stato possibile trasportare il cibo, portato a -2 gradi, e di riutilizzarlo. Ogni giorno, a fine pasto, i colleghi si sono alternati nel confezionare le eccedenze della mensa aziendale in modo da poter essere trasferite in tempi brevi agli enti caritativi cittadini.
“La partnership con Banco Alimentare rispecchia a pieno il nostro modello di intervento che si basa sul coinvolgimento attivo delle persone di Edison in iniziative sociali con l’obiettivo non solo di sensibilizzarle rispetto a temi riguardanti la sostenibilità e l’economia circolare, ma anche di promuovere una cultura aziendale sempre più orientata all’impatto sociale, capace di contribuire a una società giusta e inclusiva soprattutto a supporto delle nuove generazioni”, dichiara Francesca Magliulo, Direttrice della Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale ETS.
Negli ultimi due anni infatti, Fondazione ha concorso a supportare i costi logistici e di coordinamento dell’attività di recupero e distribuzione di prodotti alimentari in particolare a strutture caritative che registrano la presenza di beneficiari nella fascia di età 14-18 anni.