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Festival del Lavoro 2024: inaugurata la 15esima edizione, focus sull’IA
De Luca: “La digitalizzazione e, in particolare, l’intelligenza artificiale costituiscono i motori di propulsione del mercato del lavoro di oggi e domani”
Festival del Lavoro 2024, al via la XV edizione dal titolo: ‘Etica e sicurezza sul lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale’
Oggi ha preso il via la cerimonia inaugurale della quindicesima edizione del Festival del Lavoro, organizzato dai Consulenti del Lavoro e tenutasi presso Fortezza da Basso a Firenze. L'evento, di portata nazionale, avrà durata di tre giorni e si propone di analizzare le prospettive future del mondo del lavoro nell'era digitale e di delineare strategie per affrontare la transizione in atto, garantendo al contempo la sostenibilità dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul mercato. Il fulcro dei dibattiti è stato rappresentato dalla convergenza tra il digitale e i valori etici, la legalità e la sicurezza sul lavoro. Il programma completo della manifestazione, intitolato "Etica e sicurezza sul lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale", è stato reso disponibile online sul sito del festival.
La cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama istituzionale e politico, tra cui il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, affiancata da una schiera di Ministri e altre figure istituzionali di rilievo, come Annamaria Bernini, Marina Calderone, Raffaele Fitto, Alessandra Locatelli, Eugenia Maria Roccella, Gennaro Sangiuliano, Antonio Tajani e Paolo Zangrillo, insieme al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alessio Butti, delegato sull’intelligenza artificiale. Altri partecipanti di rilievo hanno incluso il Viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, il Presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, il Segretario Nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e il Segretario della CISL, Luigi Sbarra.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha dichiarato: "Il festival è una manifestazione che ha visto una crescente partecipazione nel tempo e non è più rivolta esclusivamente a una categoria di professionisti, ma si rivolge a tutti coloro che sono interessati al lavoro e al futuro produttivo dell’Italia. Il lavoro costituisce il nucleo di questa manifestazione ed è anche al centro del nostro impegno nel guidare la nazione. Nel corso di questo anno e mezzo di governo, abbiamo preso decisioni e adottato provvedimenti con l'obiettivo costante di favorire il ruolo dello Stato nel creare le condizioni affinché aziende e lavoratori possano generare ricchezza e distribuire equamente la quota di ricchezza ritornata nelle casse dello Stato attraverso le imposte, che deve essere utilizzata per assistere le persone più vulnerabili e bisognose".
"Fin dall'inizio del nostro mandato, abbiamo lavorato con determinazione in questa direzione e i risultati ottenuti confermano la validità di tale impegno. Da quando siamo al governo, abbiamo registrato un aumento di 600.000 occupati, con il tasso di occupazione che ha raggiunto il record del 62,1%. Abbiamo superato i 10.000 milioni di lavoratori impiegati, i contratti stabili sono in aumento mentre la precarietà è in diminuzione, così come il numero di inattivi. Questi sono segnali estremamente positivi che riflettono la fiducia nell'economia e che ci riempiono di orgoglio", ha continuato Meloni.
Le discussioni hanno affrontato i molteplici risvolti dell'intelligenza artificiale sul mercato occupazionale, sull'economia e sulla società, con interventi istituzionali di figure di spicco come Cosmin Boiangiu dell'Autorità europea del Lavoro (ELA), Luigi Di Maio come Rappresentante speciale dell’Unione europea per la Regione del Golfo e Stefano Scarpetta dell'OCSE. Tra i contributi più significativi, anche quello di Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
“Il Festival del Lavoro si caratterizza, ancora una volta, non solo per spunti e contenuti interessanti che offre ai partecipanti, ma anche per la sua tendenza a proiettarsi verso il futuro. La digitalizzazione e, in particolare, l’intelligenza artificiale costituiscono i motori di propulsione del mercato del lavoro di oggi e domani. Per questo dobbiamo farci trovare pronti al cambiamento e alimentare costantemente le nostre abilità e competenze. Senza dimenticare i valori fondamentali del vivere civile: etica, legalità e sicurezza”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca.
Particolare attenzione è stata dedicata all'impatto della digitalizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle politiche attive italiane, con interventi del Presidente dell'Inail, Fabrizio D’Ascenzo, del Presidente dell'Inps, Gabriele Fava, della Presidente di Sviluppo Lavoro Italia, Paola Nicastro, e del Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi. Non sono mancati momenti di ispirazione e intrattenimento, con interventi motivazionali da parte di Claudio De Vivo, atleta paralimpico, e Javier Zanetti, Vicepresidente della squadra di calcio F.C. Inter. La giornata si è conclusa con lo spettacolo del vignettista satirico Federico Palmaroli, noto come Osho.
L'intervista a Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
"Crediamo fermamente che la formazione sia il principale motore dell'occupazione, anche di fronte al famoso detto 'il lavoro c'è ma mancano i lavoratori'. Emerge un problema duplice riguardante la formazione, sia accademica che tecnica: è essenziale adattarsi e perfezionarsi per rimanere allineati con un mondo del lavoro in continua evoluzione. L'intelligenza artificiale (IA), che rappresenta un'accelerazione di questo concetto, richiede una riflessione approfondita da parte di ciascuno di noi sull'utilizzo di tale tecnologia senza aver paura di esserne dominati", ha dichiarato Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, ai microfoni di affaritaliani.it.
De Luca ha aggiunto: "Il problema non riguarda solo le dimensioni delle imprese, ma piuttosto un programma di investimenti. Il nostro paese, in questi anni, ha pagato un tributo inadeguato al progresso tecnologico, specialmente in ambiti cruciali come la connettività e le infrastrutture per il lavoro a distanza. Questo non è solo una questione per le grandi aziende, ma anche un tema culturale. Ignorare i cambiamenti non è un'opzione; è necessario adottare un'approccio equilibrato verso l'utilizzo dell'IA, una tecnologia creata dall'uomo e non caduta dal cielo. Ognuno di noi contribuisce a plasmarla e quindi dobbiamo essere sufficientemente intelligenti nell'approccio e nell'utilizzo".
"L'istruzione accademica del nostro paese merita una riflessione critica. Alcuni corsi di laurea producono un'elevata quantità di laureati, ma con scarse opportunità di impiego. Parallelamente, è fondamentale migliorare l'offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e aumentare le opportunità al di fuori del percorso accademico", continuato De Luca.
De Luca ha concluso: "L'etica è al centro del dibattito. Nessuno di noi ha una soluzione definitiva poiché l'IA è in continua evoluzione, ma è imprescindibile stabilire regole etiche chiare. Internet ne è un esempio lampante: l'avvento di questa tecnologia ha portato a una crescita esponenziale della rete, ma con poche regole e ancora meno etica. In questo contesto, i giovani hanno un ruolo cruciale, avendo un rapporto più naturale e radicato con la tecnologia. La regolamentazione attuale nel campo digitale rischia di diventare obsoleta velocemente, poiché i tempi dell'evoluzione digitale sono molto più rapidi di quelli dei regolatori".