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Fincantieri, Lorenza Pigozzi tra i 100 comunicatori più influenti al mondo
Tra gli italiani selezionati anche Claudio Monteverde, Global Director of Corporate & Internal Communications di Gucci
Fincantieri: la Strategic Communication Director – Executive Vice President Lorenza Pigozzi nei PRovoke’s Influence 100
Affrontare con successo la sfida della comunicazione in un'epoca complessa, segnata da profonde trasformazioni geopolitiche, economiche, sociali e ambientali, rappresenta una priorità per le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione. Ma chi sono i 100 comunicatori aziendali più influenti al mondo del 2023? A stilare la classifica è, come ogni anno con il suo report The Influence 100, PRovoke Media, la media company che produce analisi, insight e news sulle tendenze più importanti del mondo della comunicazione d’impresa. Un ranking che rappresenta la più completa mappatura dei direttori della comunicazione e marketing più influenti, che hanno il maggior peso in termini di reputazione, anche perché, in molti casi, a diretto riporto di alcuni dei CEO più autorevoli del mondo.
Nella classifica c’è per il quinto anno consecutivo Lorenza Pigozzi, Strategic Communication Director – Executive Vice President di Fincantieri Group e fa il suo ingresso, per la prima volta, Claudio Monteverde, Global Director of Corporate & Internal Communications di Gucci. Pigozzi e Monteverde sono gli unici italiani presenti nel ranking; allo stesso tempo, Fincantieri e Gucci rappresentano gli unici corporate brand italiani della classifica.
Cosa emerge dal report? Innanzitutto, le donne sono più numerose rispetto agli uomini per il quarto anno consecutivo, 61 contro 39. Una presenza femminile che è in continuo aumento nel tempo (dalle 47 del 2019 alle 57 del 2022). A livello geografico, il 50% dei migliori direttori comunicazione lavora negli USA, seguiti dall’Europa (22%), dall’Asia (13%), dal Medioriente e dall’Africa (10%) e dall’America Latina (3%). In un’era sempre più tecnologica e digitale, non sorprende che il settore più rappresentato sia proprio quello della tecnologia /telecomunicazioni/elettronica (19%), seguito da finanza e i servizi (14%), beni di largo consumo (14%), food e drink (10%) e healthcare (9%). Passiamo al background e alle esperienze professionali.