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Generali e Confindustria Catania: al via la V tappa del roadshow 2024
Lucini (Generali): "Vogliamo dare il nostro contributo per costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile"
Generali e Confindustria Catania: presentata la quinta edizione del roadshow 2024, l'obiettivo è diffondere la cultura della gestione dei cyber risk tra le PMI
Oggi a Catania si è tenuta la quinta tappa del roadshow 2024, un evento dedicato a diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le piccole e medie imprese (PMI). Durante l'incontro è stato presentato il Rapporto Cyber Index PMI Sud e Isole. Questo rapporto, realizzato da Generali e Confindustria con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, monitora il livello di conoscenza dei rischi cyber e le modalità di gestione adottate dalle aziende. L’evento rappresenta il quinto focus territoriale dell’anno, dopo le tappe in Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte, e precede la presentazione del secondo Rapporto Cyber Index PMI nazionale prevista per novembre.
Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia, ha dichiarato: “In linea con il nono obiettivo di sviluppo sostenibile definito dall’ONU, dedicato a Imprese, Innovazione e Infrastrutture, e coerentemente con la nostra visione di sostenibilità, pilastro strategico del piano industriale ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, vogliamo dare il nostro contributo per costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile, e favorire l’innovazione. Oggi siamo in Confindustria Catania per mettere a disposizione delle imprese associate il nostro know-how e la consulenza di valore, distintiva ed efficiente della nostra rete, impegnandoci a diffondere tra le PMI la cultura del cyber risk e sensibilizzando circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi”.
Il vice presidente di Confindustria Catania, Mario Indovina, ha aggiunto: “Confindustria è fortemente sensibile a queste problematiche e si impegna a supportare le PMI fornendo loro gli strumenti necessari per proteggersi dalle minacce informatiche, adottando misure efficaci per salvaguardare i propri dati e asset. La sicurezza informatica non è solo una questione tecnologica, ma una componente fondamentale della strategia aziendale. Nel contesto economico attuale, le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e pervasive. Iniziative come questa dimostrano quanto sia fondamentale la formazione continua e l'adozione di tecnologie avanzate per proteggere le nostre imprese. La digitalizzazione offre immense opportunità, ma porta con sé anche nuove sfide che dobbiamo essere pronti a fronteggiare. La nostra missione è supportare le imprese nella transizione digitale, garantendo che possano operare in un ambiente sicuro e resiliente. L'adozione di misure di cybersecurity non è più un'opzione, ma una necessità per mantenere la competitività e la sostenibilità del business. Sono convinto che, lavorando insieme, possiamo creare un ecosistema digitale sicuro, capace di affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione”.
Luca Nicoletti, direttore del servizio programmi e progetti industriali dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ha sottolineato: “Un tessuto industriale cyber-sicuro è più performante e competitivo. Per quanto riguarda le PMI nazionali, e soprattutto quelle collocate nel Sud Italia, ci sono margini di miglioramento della postura cibernetica aziendale. Tuttavia, i processi di ammodernamento in corso indicano che si è intrapresa la strada giusta. Ed è questo processo che come ACN vogliamo assistere, fornendo informazioni e indicando le fonti di finanziamento europee per ammodernare e rendere più resilienti imprese piccole e medie che faticano a trovare nel budget i fondi necessari alla sfida della cybersecurity”.
Il Rapporto Cyber Index PMI Sud e Isole evidenzia che delle PMI del Sud d’Italia che hanno partecipato alla survey, il 23% è fornitore di multinazionali e grandi imprese, il 21% ha relazioni con la Pubblica Amministrazione, e il 2% ha sede o impianti all’estero. L’84% delle imprese coinvolte ha dichiarato di utilizzare strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e il 14% ha subito violazioni negli ultimi quattro anni. Le PMI meridionali sono maggiormente esposte a rischi legati alle terze parti rispetto alla media nazionale.
Il Cyber Index PMI Sud e Isole nasce da una valutazione su tre dimensioni: l’approccio strategico, la capacità di comprendere il fenomeno e le minacce, e l’introduzione di leve per mitigare il rischio. Il Rapporto mostra che le PMI del Sud e delle Isole dimostrano un discreto livello di consapevolezza e preparazione, con un punteggio medio di 51 su 100, in linea con la media nazionale. Il roadshow di Confindustria e Generali continuerà con ulteriori incontri di formazione e workshop su base territoriale, culminando nella presentazione del secondo Rapporto Nazionale Cyber Index PMI 2024 a fine anno.