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Gruppo Celli main partner Community Valore Acqua per una cultura diffusa

Eduardo Cagnazzi

Il ceo Gallavotti: "Favorire in modo razionale l'uso della risorsa idrica mediante scelte di consumo più sostenibili". Presentato il Libro Bianco di Ambrosetti

Il Gruppo Celli, leader globale nel settore degli impianti e accessori per la spillatura di bevande da sempre orientato a un approccio volto alla sostenibilità, riconferma il proprio impegno come main partner della Community Valore Acqua per l’Italia, piattaforma di alto livello multi-stakeholder sulla gestione delle risorse idriche comedriver di competitività e sviluppo industriale, attivata da The European House-Ambrosetti nel 2019 con l’obiettivo di avanzare proposte al governo e al sistema Paese e l’ambizione di incidere in modo significativo nel percorso di modernizzazione e rilancio sostenibile del sistema-Paese.

A conclusione del secondo anno di attività della Community Valore Acqua per l’Italia, si è tenuta oggi in streaming la presentazione della seconda edizione del Libro Bianco “Valore Acqua per l’Italia: Acqua, una risorsa chiave per il rilancio sostenibile del Paese” che fornisce per la prima volta una mappatura completa della filiera estesa dell’acqua in Italia e nei principali Paesi europei e  mette a sistema i contributi di tutti gli attori che vi operano: dai gestori della rete agli erogatori del servizio, dal settore agricolo a quello industriale, dai provider di tecnologia alle istituzioni preposte.

Il  Gruppo Celli ha partecipato alla presentazione con l’intervento del ceo Mauro Gallavotti che, dialogando con i partner della community in merito al ruolo della filiera estesa dell’acqua per il rilancio sostenibile del Paese, ha posto l’attenzione sulla necessità di creare una cultura diffusa che favorisca un utilizzo più razionale ed efficiente della risorsa idrica, attuando scelte di consumo più sostenibili quali l’acqua di rete rispetto all’acqua in bottiglia di plastica o vetro, riducendo sia la produzione di rifiuti che l’inquinamento prodotto a causa del suo trasporto. Considerando che l’Italia è il settimo paese in Europa per qualità dell’acqua di rete, è fondamentale valorizzare la risorsa sfruttando al massimo la digitalizzazione, attraverso sistemi di erogazione intelligenti, installati direttamente all’interno dei condomini e delle abitazioni, che creino interazione tra il consumatore e l’erogatore, permettendo una drinkingexperience personalizzata e appagante e riequilibrando gli attuali modelli di consumo.

“L’Italia è il 1° paese al mondo per consumo pro-capite di acqua minerale in bottiglia",, ha affermato Gallavotti. "Un modello di consumo estremamente sbilanciato, come più volte evidenziato dagli studi della Community. Questo ha impatti ambientali non più sostenibili. Crediamo che per ribilanciare questo modello di consumo ci sia bisogno di valorizzare l’acqua di rete e implementare quelle tecnologie di erogazione avanzate che rientrano nel concetto di Smart Home 5.0, Smart City e Green Building”.

Secondo i dati della 2ª edizione del Libro Bianco, frutto dell’Osservatorio Community Valore Acqua per l’Italia che ha raccolto e analizzato dati economici pluriennali di 2 milioni di aziende operanti nella filiera estesa dell’acqua, per un totale di oltre 50 milioni di osservazioni, il fatturato del settore del ciclo idrico estesonel periodo 2013-2019 è cresciuto del +4,4% in media all’anno, raggiungendo un valore di 21,4 miliardi di euro. Per contro, l’Italia è agli ultimi posti nella classifica europea per investimenti nel settore idrico: le infrastrutture sono obsolete e inefficienti, infatti circa il 60% della rete idrica nazionale ha più di 30 anni e il 25% più di 50. Senza contare che il 47,6% dell’acqua prelevata per uso potabile viene dispersa. Inoltre, il nostro è un Paese fortemente idrovoro: con 153 m3 annui procapite, l’Italia è il 2° paese dell’UE per prelievi di acqua ad uso potabile (due volte superiore rispetto alla media europea) e, con 200 litri procapite consumati all’anno è il 1° Paese al mondo per consumi di acqua minerale in bottiglia (rispetto a una media europea di 118 litri), nonostante la qualità dell’acqua che esce dai nostri rubinetti sia la migliore d’Europa.

Quanto emerge dal Libro Bianco rende chiaro che il nostro è un paese a rischio quando si parla di acqua e sviluppo sostenibile, trovandosi al 18º posto in Europa nell’indice “Valore acqua verso lo sviluppo sostenibile”, un indicatore utilizzato per capire come la gestione efficiente della risorsa idrica impatti sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. Al fine di raggiungere una visione di sviluppo comune per la filiera estesa dell’acqua e concretizzare, alla pari di altre economie, il rilancio del Paese verso modelli di produzione e consumo sostenibili, la Community Valore Acqua ha avanzato proposte, indicate nel Libro Bianco, che seguono quattro direttrici: i fondi Next Generation Eu, che prevedono nel Recovery Fund un investimento di circa 20 miliardi di euro; un aggiornamento delle tariffe per finanziare in modo trasparente gli investimenti sulla rete infrastrutturale; la transazione all’Economia circolare, che punta sul riciclo e riuso delle acque, sulla captazione delle acque piovane e sullo sfruttamento virtuoso dei fanghi di depurazione; campagne informative che educhino e rendano consapevoli i cittadini in merito al reale consumo di acqua: una famiglia di 4 persone stima un utilizzo di 77 litri di acqua al giorno, quando l’effettivo utilizzo è di oltre 500 litri.