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Gruppo FS e Fondazione, presentato il report “Just Transition e trasporti”
L'iniziativa affronta la sfida della just transition, mirando a garantire inclusività, equità e sostenibilità nel lungo periodo
Gruppo FS: illustrato a Roma il report “Just Transition e trasporti”, realizzato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente consapevolezza dell'urgenza climatica e della necessità di consolidare opportunità di crescita offerte dallo sviluppo di un'economia a basse emissioni di carbonio, il settore dei trasporti ha un ruolo cruciale nel promuovere la sostenibilità ambientale e sociale. L'obiettivo del Green Deal è rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. Questo obiettivo viene esteso anche al settore dei trasporti italiani, al fine di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 e una riduzione del 43,7% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.
In questo scenario, presso la sede di Roma del Gruppo FS, è stato presentato il report Just Transition e Trasporti, un'iniziativa che affronta la sfida della just transition, mirando a garantire inclusività, equità e sostenibilità nel lungo periodo. Il Gruppo FS emerge come promotore di una crescita sostenibile del Paese, capitalizzando appieno le potenzialità offerte dal servizio ferroviario nell'ottica della sostenibilità ambientale e sociale. Lo fa attraverso un approccio olistico e partecipativo, proponendosi di guidare il settore dei trasporti verso un futuro più sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche guardando alla dimensione di equità sociale ed economica collettiva.
Alla presentazione sono intervenuti Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità del Gruppo FS; Raimondo Orsini, Direttore Fondazione per lo sviluppo sostenibile; Elisa Rinelli, Affari Istituzionali del Gruppo FS; Massimo Ciuffini, Fondazione per lo Sviluppo sostenibile; Gian Piero Joime, Università degli studi Guglielmo Marconi-coautore del Report; Fabrizio Dell’Orefice, Responsabile Affari Istituzionali del Gruppo FS.
Per affrontare la complessa sfida della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, il Gruppo FS ha avviato il progetto La Just Transition nel Settore Trasporti, in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Questo progetto si concentra su tre aree prioritarie: la mitigazione del cambiamento climatico, la tutela ambientale e sociale e l’impatto positivo sulle comunità. I risultati di questo confronto e approfondimento si traducono in una serie di iniziative concrete e nel coinvolgimento attivo delle parti interessate.
Dopo una fase preliminare di coinvolgimento degli stakeholder avvenuta tra dicembre 2023 e gennaio 2024, il progetto si propone di redigere un rapporto introduttivo che esamina gli aspetti più significativi e problematici della transizione climatica nel mondo dei trasporti. Tra le varie misure possibili, emerse da un confronto con gli stakeholder coinvolti, grande attenzione è stata posta al potenziamento del trasporto su rotaia attraverso la programmazione a medio-lungo termine, resa possibile grazie ai fondi del PNRR.
Le azioni necessarie a tal fine comprendono un’espansione e un miglioramento generale delle infrastrutture ferroviarie, il completamento dei corridoi europei TEN-T, l'incremento delle linee ad Alta Velocità, delle reti regionali e interregionali, nonché dei nodi ferroviari nelle città metropolitane. Inoltre, un generale apprezzamento si è avuto nelle attività di valorizzazione delle stazioni come centri intermodali e poli di sviluppo sostenibile, tenendo conto del loro ruolo centrale nell'ambito urbano e territoriale.
L’impegno verso la sostenibilità è tra i principi fondamentali del Gruppo FS: generare benefici non solo per i territori, ma anche per le persone si traduce in azioni concrete per rendere sempre più Green ed equo il settore della mobilità. Un insieme di pratiche che ha portato il Gruppo, guidato da Luigi Ferraris, a fissare al 2040 l’obiettivo della neutralità carbonica, dieci anni prima di quanto richiesto dall’Unione Europea.
In particolare, Ferrovie punta a ridurre entro il 2030 le emissioni dirette e indirette del 50% (Scope 1 e Scope 2) e ad abbattere del 30% le emissioni della catena del valore (Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne.
La sfida primaria è creare un'economia e una società in armonia con l'ambiente, che favoriscano il benessere di tutti. A questo scopo, il Gruppo FS si impegna a progettare, realizzare e gestire infrastrutture ferroviarie seguendo rigorosi criteri di sostenibilità e inclusione. Inoltre, punta a promuovere buone pratiche e casi studio che possano ispirare a seguire il proprio esempio, contribuendo significativamente alla riduzione dell'inquinamento atmosferico, tenendo fermamente in considerazione la necessità di un’azione che eviti, in questo percorso, di penalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione. L'aumento della disponibilità di soluzioni di mobilità sostenibile e condivisa può a sua volta migliorare l'accessibilità del territorio e contribuire a ridurre le disuguaglianze regionali.
Nel percorso verso una mobilità sostenibile, è di fondamentale importanza considerare anche il cambiamento culturale e sociale. Il Gruppo FS si impegna quindi a coinvolgere attivamente le comunità locali nei processi decisionali, promuovendo una maggiore consapevolezza dei benefici derivanti dalla trasformazione infrastrutturale. Emerge così, tra i molteplici aspetti considerati, l'importanza fondamentale delle stazioni ferroviarie, non solo come nodi di transito, ma anche come veri e propri centri vitali per lo sviluppo sociale ed economico. Il Gruppo si propone di valorizzare tali infrastrutture, rendendole non solo accessibili, ma anche attrattive per tutti i cittadini.
Un aspetto cruciale in questa prospettiva è la valutazione approfondita degli impatti sociali ed economici delle politiche climatiche adottate. È necessario comprendere come tali politiche possano influenzare le dinamiche socioeconomiche delle comunità locali, al fine di adottare misure efficaci e inclusive che minimizzino gli effetti negativi e massimizzino i benefici per tutti gli attori coinvolti.
Il report presenta il concetto di transizione giusta, esaminando i potenziali impatti sociali, economici e demografici derivanti dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Successivamente, affronta la sua applicazione nel settore dei trasporti, concentrandosi sulla condizione della povertà dei trasporti e sulle sue implicazioni socioeconomiche.
Vengono esplorati gli impatti delle misure di mobilità sostenibile nel trasporto passeggeri, inclusi gli strumenti per mitigare i divari sociali e territoriali emergenti. Vengono analizzati, inoltre, i contributi degli stakeholder del Gruppo FS riguardanti il ruolo della modalità ferroviaria nella transizione verde. Infine, approfondisce la questione relativa alla misurazione della povertà dei trasporti, cercando di individuare metriche e approcci quantitativi per valutare l'equità e la sostenibilità nel settore dei trasporti.