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Intesa Sanpaolo con Semi di Vita, presentato a Bari il progetto (ri) Abilita

Jacobs (Intesa Sanpaolo): “Sosteniamo l’azione del Terzo Settore in un importante territorio del Sud Italia al fianco delle migliori realtà in ambito sociale”

Intesa Sanpaolo e la Cooperativa Semi di Vita presentano a Bari un progetto per l’inserimento lavorativo di giovani dell’area penale

Intesa Sanpaolo ha presentato oggi il progetto “(ri) Abilita – Agricoltura sociale per l’inserimento lavorativo di giovani dell’area penale” insieme alla Cooperativa Semi di Vita di Bari. L’iniziativa, che si svolgerà in due anni, ha l’obiettivo di sostenere il percorso di formazione e inserimento lavorativo di circa venti ragazzi, promuovendo opportunità di riscatto destinate a giovani detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni Fornelli di Bari e ragazzi sottoposti a misure alternative alla detenzione presso Comunità del territorio.

All’evento sono intervenuti Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo, Giuseppe Centomani, Direttore del Centro Giustizia Minorile di Puglia, Basilicata e Campania, Giampaolo Romanazzi, Sindaco del Comune di Valenzano e Angelo Santoro, Presidente della cooperativa Semi di Vita. Hanno portato inoltre la propria testimonianza don Angelo Cassano, referente del Presidio di Bari di Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie, e Raffaele Diomede, Responsabile del Centro Diurno della Comunità educativa per minori dell’area penale Chiccolino di Bari.

Il progetto (ri) Abilita risponde all’esigenza di reinserimento sociale di ragazzi ai margini, un processo indirizzato alla riconquista della dignità sociale e culturale attraverso il lavoro, strumento indispensabile per migliorare la qualità della vita e per offrire opportunità concrete come confermano anche alcuni dati. Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, la percentuale dei recidivi fra coloro che scontano una pena in carcere è del 68%, valore che scende al 19% nel caso di coloro che scontano una pena alternativa, a conferma del fatto che i detenuti che hanno avviato esperienze di lavoro registrano una sensibile riduzione del tasso di recidiva.

Con il progetto (ri) Abilita sviluppato a Bari, Intesa Sanpaolo conferma il proprio impegno in termini di responsabilità sociale e interviene su importanti nodi strutturali della missione Inclusione e Coesione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuovendo il lavoro come forza riabilitante per giovani in condizioni di fragilità, realizzando una vera e propria scommessa educativa e facilitando la rigenerazione di beni comuni. Sosteniamo l’azione del Terzo Settore in un importante territorio del Sud Italia, all’interno di un percorso che abbiamo intrapreso da tempo e che ci vede operare al fianco delle migliori realtà del Paese in ambito sociale”, ha dichiarato Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo.

"Dare una possibilità a giovani dell'area penale di potersi riscattare attraverso il lavoro è per noi una missione molto importante. Avere Intesa Sanpaolo come partner a sostegno del progetto con le azioni previste da (ri) Abilita ha dato alla nostra cooperativa la possibilità di accelerare i processi di inserimento lavorativo sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. Una chance importante per il territorio e la comunità per cui operiamo, volta a lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato", ha commentato Angelo Santoro, Presidente Cooperativa Sociale Semi di Vita.