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Intesa Sanpaolo, Monitor Distretti Agroalimentari: export in crescita del 9,5%

di Redazione Corporate

Cattozzi (Intesa Sanpaolo): "Il primo trimestre 2023 conferma come il nostro made in Italy svolga un ruolo determinante a livello internazionale"

Grazie al Programma Sviluppo Filiere, Intesa Sanpaolo mira a rafforzare il made in Italy e agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, fornitrici strategiche del champion. Ad oggi sono attivi 863 contratti di filiera di cui nel comparto agro-alimentare sono stati attivati 169 contratti di filiera coinvolgendo oltre 6.600 fornitori, un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22.000 dipendenti del capo-filiera (dalla filiera del tartufo, al prosciutto, allevamento zootecnia, olivicoltura e settore lattiero-casearia).

"Un primo trimestre assolutamente positivo per l’agroalimentare italiano che conferma, seppur in un contesto complesso, come il nostro made in Italy svolga un ruolo determinante a livello internazionale. Intesa Sanpaolo sostiene tutte le aziende della filiera agroalimentare italiana, dalle grandi alle micro, nel vincere questa grande sfida sia con strumenti ordinari di finanziamento, sia attraverso strumenti straordinari per sostenere investimenti in tecnologia, capitale umano e sostenibilità grazie anche a specifici progetti come Motore Italia Transizione Energetica a beneficio dei territori serviti", ha sottolineato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo. "Inoltre, Intesa Sanpaolo, ribadendo la vicinanza ai territori in cui opera, ha previsto interventi a favore di tutte le realtà colpite dalle forti calamità, con particolare attenzione alle imprese agroalimentari, mettendo in campo finanziamenti agevolati, strumenti di liquidità e di sospensione dei pagamenti al fine di dare supporto alla fase di ripristino e ricostruzione".