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Italian Tech Alliance, raccolti oltre 2,3 mln per sostenere startup e Pmi
Donvito (Italian Tech Alliance): "Dal report si osservano gli elementi che occorre cambiare per dare una spinta alle risorse investite in innovazione in Italia"
"Dal report emergono alcune evidenze", prosegue Donvito, "che ci aiutano a meglio comprendere gli elementi che dovrebbero cambiare o migliorare per dare una forte spinta alle risorse investite in innovazione in Italia. L’European Investment Fund ha effettuato ancora pochi investimenti in VC italiani, essendo presente solamente nel 58% dei fondi partecipati anche da CDP Venture Capital SGR. Inoltre, gli investimenti di corporate e banche nei fondi sono ancora decisamente inferiori rispetto a quanto si verifica in altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania".
"A questo bisogna aggiungere che gli investitori istituzionali (come ad esempio casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni bancarie e assicurazioni) sono la categoria meno presente tra quelle considerate, con un totale impegnato molto inferiore rispetto alla loro potenziale capacità di investimento, mentre all’estero questi soggetti sono ampiamente presenti nei fondi di VC. Tenendo in considerazione la minore disponibilità di risorse, conclude Donvito, gli investitori privati risultano quelli che in percentuale hanno investito in maniera maggiore rispetto alle altre categorie analizzate. In questo contesto, un elemento positivo è il crescente interesse di operatori stranieri a investire in Italia”, conclude Donvito.
“Dal report emerge chiaramente l’importante ruolo di CDP Venture Capital nello sviluppo del VC in Italia, aggiunge Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance. Nel primo triennio di attività, che scade proprio in questi mesi, CDP Venture ha finanziato la maggior parte dei fondi attivi nel Paese, e ha l’obiettivo di investire nei prossimi anni più di 5 miliardi nel comparto fra investimenti diretti e indiretti. Proprio per questo motivo è essenziale che il Governo decida in tempi ragionevoli quale sia la direzione che il veicolo debba prendere nei prossimi anni, tenendo in conto la necessità di non rallentarne l'operatività in questa fase cruciale per lo sviluppo del VC in Italia".
Il primo dato che emerge dallo studio è che solo il 14,9% delle masse raccolte viene dagli investitori istituzionali. Le casse di previdenza professionali, con 164,1 milioni pesano infatti per il 6,9%, con un investimento medio di 10.9 milioni in 15 fondi; le fondazioni bancarie hanno contribuito con 155 milioni mentre i sistemi contrattualistici complementari, Fondi Pensione Negoziali, Fondi Pensione Preesistenti (FPP), Casse e Fondi di assistenza sanitaria integrativa, presenti in cinque fondi, hanno erogato 23 milioni, con una percentuale sul totale raccolto appena dell’1% e un investimento medio 4.6 milioni. 11,6 milioni sono invece quelli riconducibili a fondi pensione aperti (FPA), piani individuali pensionistici (PIP) e compagnie assicurative, corrispondenti allo 0,5% della raccolta, con un investimento medio di 1,7 milioni e la presenza in soli sette fondi.