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Le imprese estere in Italia al tempo del Covid: spunti di resilienza
Luiss e Confindustria, Osservatorio Imprese Estere. Boccia: “L’Europa è in evoluzione, c’è necessità di agire per cavalcare la crescita che stiamo vivendo"
Osservatorio Imprese Estere: l'obiettivo è contribuire all’avanzamento degli studi scientifici nella valutazione dell’impatto delle imprese estere sul territorio italiano sotto il profilo economico, ambientale e sociale
Luiss e Confindustria, su iniziativa dell’Advisory Board investitori esteri (ABIE) di Confindustria, presentano l'Osservatorio Imprese Estere, che vuole essere un punto di riferimento a livello nazionale per la raccolta, analisi, integrazione e sistematizzazione di dati e conoscenze riguardanti le imprese estere residenti in Italia. “L'Osservatorio Imprese Estere rappresenta una grande opportunità per la promozione e la crescita economica del nostro Paese” - Racconta così l'Osservatorio Barbara Beltrame Giacomello Vice Presidente di Confindustria per l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti esteri.
L’attività dell’Osservatorio è diretta in particolar modo a contribuire all’avanzamento degli studi scientifici nella valutazione dell’impatto della presenza delle imprese estere sul territorio italiano sotto il profilo economico, ambientale e sociale; alla comparazione internazionale dei flussi d’investimenti esteri; all’analisi della governance di sistema dei principali paesi esteri competitors per l’attrazione degli investimenti.
“L’Europa è in evoluzione, c’è necessità di agire per cavalcare la crescita che stiamo vivendo" - queste le parole di Vincenzo Boccia Presidente Luiss Guido Carli all'apertura dei lavori - "Serve sensibilità del fattore tempo per una coesione duratura e stabile ma soprattutto serve dibattere proposte che possano essere la base per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Questo è l’obiettivo che si è posto l'Osservatorio Imprese Estere”.
Imprese estere, eccellenze italiane: Il mondo futuro visto dalle imprese globali. La parola a Enrico Galasso Presidente e AD di Birra Peroni
Enrico Galasso Presidente e AD di Birra Peroni: “L’impatto del Covid è stato forte, l’anno scorso ha infatti portato il mondo della birra a registrare circa un -6%. Credo che nell’ultimo anno ci siano state diverse iniziative che hanno mostrato concretamente il valore resiliente delle imprese italiane. In questi quattordici mesi di crisi non abbiamo avuto, all’interno del Gruppo Peroni, nessun contagio attivo e parallelamente abbiamo registrato soddisfazione crescente dei nostri clienti. Per far fronte alla pandemia abbiamo aumentato del 30% il nostro investimento nell’ambito dell’informazione e della formazione e abbiamo investito e lavorato a fianco dei nostri clienti e fornitori. Da un lato abbiamo combattuto la crisi, dall’altro abbiamo continuato a crescere basandoci su una strategia sostenibile ed inclusiva. Abbiamo voluto creare e stiamo creando l’azienda del futuro e per questo investiremo nei prossimi tre anni 50 milioni di euro".
2Siamo ottimisti riguardo al futuro" - continua Galasso - "Per i due settori di cui noi siamo crocevia, il settore agricolo e della ristorazione, c’è però bisogno di un supporto dal punto di vista degli investimenti e degli strumenti necessari da mettere a disposizione. Nell’ambito agricolo c’è la necessità di applicazione di nuove tecnologie e di manodopera in grado di utilizzarle. C’è, inoltre, un utilizzo inefficiente delle risorse naturali e produttive che impatta fortemente sulla sostenibilità. Serve quindi un’agricoltura più efficiente e sostenibile. Per quanto riguarda l’ambito della ristorazione non bastano i dehors. Gli operatori nostri partner hanno bisogno di pianificazione e di maggior chiarezza fiscale che possa portare verso un aumento dei consumi”.