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Leonardo al Dubai Air Show: rafforzata la partnership con EAU
Sono oltre 100 gli elicotteri impiegati nel Paese per trasporto istituzionale, supporto all’industria energetica, soccorso e sicurezza
Leonardo, Dubai Air Show: al via nuove aree per rafforzare la collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti
Forte di una solida presenza negli Emirati Arabi Uniti, Leonardo partecipa al Dubai Airshow 2023 (13-17 novembre) con le sue competenze core nel campo dell’elettronica e dell’elicotteristica, nei sistemi e nelle soluzioni per l’addestramento e nei servizi di supporto e assistenza, guardando anche al forte interesse del Paese per nuovi settori di sviluppo e innovazione tecnologica quali l’Artificial Intelligence, lo Spazio e la Cyber Security. Leonardo è presente da quasi 50 anni negli Emirati Arabi Uniti, uno dei maggiori mercati export dell’azienda a livello mondiale caratterizzato da un’estesa diversificazione nella tipologia di forniture e collaborazioni, sia in ambito civile sia della difesa.
Sono oltre 100 gli elicotteri impiegati nel Paese per trasporto istituzionale, supporto all’industria energetica, soccorso e sicurezza, con uno dei principali centri logistici realizzato insieme al partner locale Abu Dhabi Aviation. Inoltre, 45 navi della Marina degli Emirati sono equipaggiate con sistemi, radar, comunicazioni e artiglieria di Leonardo. Altro fiore all’occhiello è rappresentato dal velivolo da addestramento Aermacchi MB-339 e dalle tecnologie messe in campo per la formazione dei piloti della pattuglia acrobatica nazionale Al Fursan. Tra gli obiettivi dell’azienda, c’è ora quello di rafforzare la partnership strategica con il Paese e aumentare la cooperazione con aziende e istituzioni locali anche in nuovi ambiti, sia dal punto di vista industriale e tecnologico, sia sul piano dello sviluppo e della formazione di competenze qualificate.
Ad esempio nel settore spaziale, dove Leonardo copre l’intera catena del valore, dalla manifattura di satelliti e infrastrutture orbitanti, alla produzione di equipaggiamenti e sensori high tech e alla gestione di servizi satellitari, fino ai sistemi di propulsione e di lancio, ponendosi quindi come partner ideale per nuove iniziative. A questo si aggiunge la Cyber Security. In questo settore, insieme alla recente cooperazione con la Khalifa University per programmi di formazione in materia di sicurezza cibernetica presso il campus di Abu Dhabi, l’azienda è pronta a mettere in campo la sua expertise nelle soluzioni per la resilienza delle infrastrutture digitali dagli attacchi informatici, dalla cyber intelligence, al monitoraggio e analisi delle minacce e alle capacità di risposta.
L’ambiente cyber è del resto pervasivo e lo sarà sempre di più in futuro, richiedendo un forte impegno nella messa in sicurezza, sin dalla fase di progettazione iniziale, non solo di infrastrutture informatiche e fisiche ma anche di sistemi e piattaforme, nelle comunicazioni e nella mobilità. In queste nuove aree di sviluppo tecnologico, la centralità del dato e le attività connesse di raccolta, analisi, utilizzo e protezione sono aspetti fondamentali, che Leonardo può indirizzare grazie alle capacità di high performance computing e di Intelligenza Artificiale, tra le più potenti al mondo oggi disponibili nel campo dell’industria aeronautica, della difesa e della sicurezza.
L’HPC davinci-1 contribuisce enormemente ad accelerare i processi di digitalizzazione grazie ai suoi 200 server, 5 milioni di miliardi di operazioni al secondo e 20 milioni di gigabyte di memoria. In tal modo Leonardo è in grado di affiancare enti governativi e istituzioni nei loro percorsi di trasformazione digitale, a beneficio della sicurezza e della qualità dei servizi alle comunità. Al Dubai Airshow Leonardo continua comunque a presentare alcune capability tecnologiche, a conferma della solidità e competitività del suo ruolo nei settori core. In mostra il TMMR (Tactical Multi Mission Radar), radar multi-dominio e dual use per scenari anti-drone e Counter Rocket, Artillery and Mortar (C-RAM), per la difesa aerea a corto raggio, per la protezione di piattaforme e veicoli, confini, territori e infrastrutture critiche.
È inoltre presente il sensore airborne multi-funzione a scansione elettronica Osprey, per la sorveglianza sia su terra che su mare. Infine, in mostra statica, un elicottero AW169 della Guardia di Finanza, una delle configurazioni più recenti, complete e sofisticate di questo modello, caratterizzata, tra l’altro, da un’elevata concentrazione di tecnologie proprietarie anche nella sensoristica e negli equipaggiamenti di missione, che sarà impegnato in attività dimostrative nel Paese nelle prossime settimane. L’introduzione della versione con pattini, dell’incremento delle prestazioni e di avanzate funzionalità dedicate per la ricerca e soccorso, oltre ai vantaggi che potranno derivare dal previsto incremento di peso e capacità di carico dell’aeromobile, fanno dell’AW169 la soluzione ideale per modernizzare le flotte impiegate nella regione sia per compiti di pubblica utilità che per il supporto all’industria energetica.