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Nexi, ripresa dei volumi e crescita in tutte le geografie nel terzo trimestre
Nexi chiude i primi nove mesi dell’anno con ricavi pari a 1.638,4 milioni di euro, in aumento del 9,6%, di cui 598,9 milioni nel terzo trimestre (+10,1%)
Nexi registra un’accelerazione dei volumi e una crescita in tutte le geografie nei primi nove mesi del 2021
Il Consiglio di Amministrazione di Nexi ha approvato oggi i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2021. Nel terzo trimestre di quest’anno, il Gruppo ha riportato i primi risultati consolidati che hanno mostrato una forte crescita finanziaria e un’evidente ripresa dei volumi a seguito del progressivo allentamento delle restrizioni in tutte le geografie. In particolare, in Italia i volumi delle transazioni acquiring hanno registrato una solida accelerazione. Le carte nazionali hanno mostrato livelli di crescita a doppia cifra oscillando tra il 20% e il 25% rispetto al periodo pre-Covid, mentre le carte estere, seppur ancora in sofferenza, hanno mostrato evidenti segnali di un rapido recupero fino quasi a raggiungere i livelli del 2019 nel mese di agosto. I consumi di base hanno confermato una forte crescita, quelli discrezionali hanno proseguito nel trend di recupero ed, infine, i consumi ad alto impatto hanno mostrato una forte accelerazione nella ripresa (in particolare ristoranti e bar).
Nei paesi nordici, i volumi di transazione acquiring nel mese di settembre sono tornati ad una crescita positiva rispetto al periodo pre-Covid: con una crescita del 36% rispetto al 2019, i consumi di base hanno mostrato una forte performance. Nella DACH region i volumi di transazione acquiring sono in ripresa, con i consumi di base in crescita a ottobre del 28% rispetto al 2019. Sempre nel mese di ottobre, i consumi discrezionali sono tornati a una crescita positiva, mentre i consumi ad alto impatto hanno ancora risentito delle restrizioni.
I trend sopra descritti confermano i segnali di accelerazione dei pagamenti digitali in molti settori e nelle diverse geografie. In particolare, nel mese di settembre i volumi acquiring in Italia, rispetto al 2019, hanno registrato un +82% nella categoria dei dottori e veterinari e un +34% per i ristoranti e i bar. Nei paesi nordici i negozi di cosmetica hanno raggiunto un +59% e i negozi di ferramenta si sono attesati a +40% rispetto al 2019. Nella DACH region invece i grandi magazzini si sono attestati a +149% e i negozi di alimentari a +49% sempre rispetto al 2019.
In questi primi nove mesi il Gruppo Nexi ha registrato una solida performance finanziaria, con ricavi pari a 1.638,4 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto ai primi nove mesi del 2020. L’EBITDA è stato pari a 762,9 milioni, in aumento del 12,3%, e l’EBITDA Margin è stato pari al 47%, in crescita di 2 p.p. rispetto al livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
Nel terzo trimestre i ricavi si sono attestati a 598,9 milioni di euro, in crescita del 10,1% e l’EBITDA è pari a 316,7 milioni, in aumento del 14,6% rispetto al terzo trimestre del 2020. L’EBITDA Margin è stato pari al 53%, in crescita di 2 p.p.
I ricavi sono caratterizzati da una forte diversificazione sia in termini di business che di geografie, con un’esposizione verso i mercati Europei strutturalmente attraenti e in forte crescita. Ad esempio, nel terzo trimestre di quest’anno l’Italia è cresciuta del 10,5% a/a e la DACH Region e la Polonia del 18,9% a/a sulla scia di una forte esposizione all’E-commerce e una forte proposta nell’A2A.
A livello di segmenti di mercato in cui il Gruppo Nexi opera, nei primi nove mesi del 2021 sono stati registrati i seguenti risultati: il Merchant Services & Solutions, che rappresenta circa il 60% dei ricavi complessivi del Gruppo, ha registrato ricavi pari a € 987,2 milioni e una crescita a doppia cifra del +10.6% a/a. Nei 9nove mesi sono state gestite 6.425 milioni di transazioni, in crescita del 10,4% a/a, per un valore pari a 342,6 miliardi, +9,7% a/a. Il valore delle transazioni è cresciuto grazie all’Italia che con +15% a/a nei 9M21 ha più che compensato la più lenta crescita nelle altre geografie a seguito dell’allentamento delle restrizioni. La performance dell’e-commerce ha registrato una forte crescita dei ricavi (+32% a/a nei nove mesi e +37% a/a nel terzo trimestre) specialmente grazie agli APM (A2A in Polonia e Finlandia, BNPL in Germania) e a Easy (PSP nei paesi nordici). In riferimento al terzo trimestre, l’area ha registrato ricavi pari a € 375,4 milioni, in aumento del 12,2% a/a mostrando una crescita a doppia cifra sia per Nexi che per Nets;
Il Cards & Digital Payments, che rappresenta circa il 29% dei ricavi complessivi del Gruppo, ha registrato ricavi pari a 482,1 milioni, in crescita del 7,0% a/a con dinamiche differenti all’interno del Gruppo. L’Italia ha mostrato una crescita a doppia cifra grazie al contributo positivo della base installata e dei volumi, nonostante la riduzione dei turisti italiani all’estero. L’andamento nelle altre geografie ha invece risentito delle parziali restrizioni ancora in vigore e della rinegoziazione di un contratto già precedentemente comunicata. Nei nove mesi sono state gestite 7.046 milioni di transazioni, in crescita del 10,2% a/a, per un valore pari a 333,2 miliardi, in crescita del 10,7% a/a. I volumi delle transazioni mostrano una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno grazie alla performance del debito internazionale e del recupero delle carte commercial in Italia e grazie al numero delle transazioni degli schemi internazionali nelle altre geografie. In riferimento al terzo trimestre, l’area ha registrato ricavi pari a € 169,3 milioni, in aumento del 7,0% a/a;
Mentre il Digital Banking Solutions, che rappresenta circa il 10% dei ricavi complessivi del Gruppo, ha registrato ricavi pari a 169,1 milioni, in crescita del 11,2% a/a principalmente riconducibile ad alcune iniziative di business come, ad esempio, l’Open Banking o i servizi di digitization nei paesi nordici. In riferimento al terzo trimestre, l’area ha registrato ricavi pari a 54,2 milioni, in aumento del 5,4% a/a.
Nei primi nove mesi del 2021 i costi ammontano a 875,5 milioni di euro. Si conferma il forte focus sui costi. Il confronto a/a (+7,3% rispetto all'anno scorso) risente dell’aumento dei volumi di transazione e del piano di contenimento dei costi straordinari posto in essere nel 2020. Le dinamiche dei costi del personale sono per lo più legate all’accantonamento per la retribuzione variabile e agli investimenti sul personale nelle aree ad alta crescita. I costi operativi sono aumentati principalmente a causa dei maggiori volumi di transazione.
Al 30 settembre 2021 la posizione finanziaria netta gestionale è pari a 4.142 milioni di euro e il rapporto posizione finanziaria netta/EBITDA è pari a 3,9x, in aumento rispetto ai trimestri precedenti a seguito del closing dell’operazione con Nets. La leva finanziaria pro-forma che invece include SIA è pari a 3,6x, mentre quella inclusiva di SIA e delle sinergie run-rate si attesta a 3,0x, in linea con il piano.