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Piano industriale Iren 2030: €600 mln in digitalizzazione pura

Armani (Iren): "La digitalizzazione nella filiera dei rifiuti consente un utilizzo più intelligente delle attrezzature a vantaggio di una più equa tariffazione"

Iren, dedicati 600 milioni di euro in digitalizzazione pura nel piano industriale 2030

Fondazione Utilitatis in collaborazione con AGICI, ha presentato a Milano, presso Palazzo Emilio Turati, lo studio 'La digitalizzazione delle utility: la chiave per efficientare la produzione, migliorare i processi e garantire la trasparenza dei servizi pubblici del futuro'. Ciò che è emerso è che le utility italiane hanno investito nell’ultimo anno quasi 300 milioni di euro in tecnologie quali gli smart meter, l’informatizzazione dei processi aziendali, il telecontrollo e lo sviluppo hardware e software per la gestione delle reti. Esse risultano essere, insieme a quello manifatturiero e dopo quello bancario e finanziario, il settore industriale che a livello nazionale registra il maggior livello di spesa in intelligenza artificiale

"Nell’ambito del piano industriale Iren 2030 che prevede circa 13 miliardi di euro di investimenti, Iren dedica alla digitalizzazione pura 600 milioni di euro, metà dei quali concentrati su attività customer oriented e finalizzati a migliorare ulteriormente la qualità del servizio e la relazione con i clienti", ha dichiarato Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato Iren all'evento. 

"La digitalizzazione nella filiera dei rifiuti, ad esempio, permette un costante monitoraggio del servizio e dei conferimenti da parte degli utenti, elementi che consentono un utilizzo più intelligente delle attrezzature a vantaggio anche di una più equa tariffazione. I positivi dati di raccolta differenziata raggiunti nei territori da noi serviti, con picchi dell’86% in alcune aree dell’Emilia, hanno contribuito a fare di Iren un modello di riferimento sul territorio nazionale per l’applicazione dell’Internet of things nella quotidianità dei servizi”, ha concluso Armani