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Poste Italiane, l'impatto sull'economia italiana e sullo sviluppo del Paese

“Lavora nel mondo e vivi in Italia”, un’iniziativa rivolta ai giovani navigatori digitali 

L’attuazione del Progetto Polis conferma il ruolo dell’infrastruttura di Poste Italiane come motore di crescita economica e sociale del Paese”, ha dichiarato Matteo Del Fante, l’Amministratore Delegato di Poste Italiane. “Ribadisce la nostra missione di servizio che si basa sul valore della capillarità come elemento chiave della filosofia di impresa di Poste Italiane e si muove per contrastare il processo di progressivo abbandono dei territori”.

D’accordo con il proprio AD, il Gruppo Poste Italiane si muove alla ricerca di nuove soluzioni in grado di aiutare il Paese a far rivivere i propri territori, sviluppando sistemi capaci di unire efficacemente digitalizzazione e sostenibilità, tanto ambientale quanto sociale. Polis, che si fa portavoce di questo desiderio di crescita e cambiamento, si inserisce all’interno di un progetto più ampio. 

Durante l’intervista rilasciata dal Ministro Adolfo Urso all’agenzia Nove Colonne, nel corso della sua partecipazione a Forum Pa, è stata citata un’altra importante iniziativa, volta a favorire la digitalizzazione dei comuni e la loro riscrittura: il progetto che prende il nome di "Lavora nel mondo e vivi in Italia". Dopo l'esperienza del lockdown, è d’obbligo riconoscere la necessità e la tendenza delle imprese nel lavorare a distanza. Come dichiarato dal Ministro Urso: “A partire dal progetto Polis di Poste e da quello parallelo del coworking, insieme alla digitalizzazione del paese, che dobbiamo completare, possiamo far tornare in vita l'attività che si svolge nei nostri meravigliosi borghi, e renderli appetibili per chiunque voglia vivere nel posto più bello del mondo, magari lavorando a distanza, in altri paesi e in altri continenti. Oggi questo è possibile". 

Il ruolo di Poste Italiane nel processo di digitalizzazione del Paese è quindi particolarmente evidente, così come l’importanza dell’iniziativa "Lavora nel mondo, vivi in Italia”. Il Ministro Urso aveva già parlato del progetto qualche settimana fa, in occasione della sua partecipazione a Vinitaly, come si legge sull’ANSA: "Vogliamo attrarre i navigatori digitali per ripopolare i borghi italiani. L'iniziativa riguarderà coloro che pur mantenendo la propria attività fuori dai nostri confini decidono di vivere in Italia".

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