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SEA, il peso della pandemia sui risultati 2020: ricavi per € 257 milioni

L’aviazione commerciale ha registrato un aumento del 7% solo nel mese di gennaio, seguita poi da una forte contrazione dovuta alle restrizioni del lockdown

SEA, approvato il bilancio del Gruppo: la riduzione del traffico aereo causata dalla pandemia pesa sui risultati 2020

Il Consiglio di Amministrazione di SEA S.p.A., riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di SEA S.p.A., il bilancio consolidato del Gruppo SEA e la Dichiarazione Non Finanziaria consolidata dell’esercizio 2020.

Nell’esercizio 2020 il sistema aeroportuale di Milano gestito da SEA ha servito 9,5 milioni di passeggeri, in riduzione del 73,1% rispetto all’esercizio precedente. L’esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione della pandemia Covid-19 che ha determinato una drastica riduzione del traffico passeggeri a partire dall’ultima settimana del mese di febbraio, anche a causa dei vari provvedimenti normativi che hanno limitato gli spostamenti nazionali ed internazionali per contenere la diffusione del virus.

L’aviazione commerciale ha registrato risultati in crescita esclusivamente nel mese di gennaio rispetto al medesimo periodo dell’esercizio 2019 (+7,0%), mentre nel mese di febbraio si è registrata una contrazione del -6,2% dovuta alla fase iniziale della pandemia. Nei successivi quattro mesi, il traffico ha subito una drastica riduzione sino a toccare, a marzo e aprile una riduzione del -99% rispetto agli stessi mesi del 2019. Dal mese di luglio si è verificata una parziale ripresa del traffico passeggeri. La fase di recupero si è mantenuta per il periodo estivo, con picchi registrati nei mesi di luglio agosto e settembre (nei tre mesi sono stati gestiti 2,9 milioni di passeggeri, in media del 70,9% inferiori rispetto al 2019).

L’aviazione generale gestita da SEA Prime ha complessivamente totalizzato 15.655 movimenti, in flessione del -36,1% rispetto al 2019, nonostante l’operatività dei terminal di aviazione generale non sia mai stata interrotta.

Il traffico merci, nel corso del 2020, ha registrato 512 mila tonnellate, in contrazione solo del -7,1% rispetto all’esercizio precedente. A differenza del trasporto passeggeri fortemente penalizzato dalla pandemia, il comparto merci ha contenuto la riduzione, principalmente grazie alla significativa crescita dei vettori all cargo (movimenti in crescita del +55,7% e merce trasportata + 19,8%). Durante la fase di lockdown, la Cargo City di Milano Malpensa è stata l’hub di riferimento per l’importazione via aerea delle attrezzature anti-covid e unico gateway italiano dell’air cargo internazionale di beni non-umanitari (tra cui in particolare quelli e-commerce). Anche nella restante parte del 2020, in particolare dopo l'apertura del nuovo South Europe and Mediterranean Hubs di DHL, il traffico merci ha registrato una dinamica in controtendenza rispetto a quello di aviazione commerciale.

Nell’esercizio 2020 i ricavi della gestione pari a 257 milioni di euro hanno evidenziato una riduzione del 63,6%, 449,9 milioni di euro in meno rispetto all’esercizio 2019. La performance negativa è riconducibile alla significativa riduzione del traffico a seguito della diffusione del virus Covid-19. I ricavi del primo bimestre (104,2 milioni di euro) risultano infatti in linea con quelli del precedente esercizio (105,2 milioni di euro), mentre nei successivi dieci mesi hanno registrato una netta contrazione.

Il Risultato Operativo Lordo (EBITDA) è negativo per 26,6 milioni di euro e si confronta con il valore positivo di 274,7 milioni di euro del precedente esercizio. Il Risultato Operativo (EBIT), è negativo per 133,1 milioni di euro, rispetto a un valore positivo di 174,7 milioni di euro del 2019.

Il Risultato Netto di Gruppo è negativo evidenziando una perdita di 128,6 milioni di euro, in diminuzione di 253 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, che aveva registrato un utile di 124,4 milioni di euro.

Gli Investimenti realizzati nel 2020 ammontano a 61,8 milioni di euro in netta riduzione rispetto all’andamento degli anni scorsi a causa dell’emergenza Covid-19, che ha portato alla revisione e rimodulazione del piano investimenti, adattato al nuovo scenario di traffico, e al posticipo di una serie di attività non strettamente necessarie.

L’Indebitamento finanziario netto, pari a 626,7 milioni di euro, è in aumento di 175,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (450,9 milioni di euro) per effetto dell’assorbimento di liquidità della gestione corrente e degli esborsi per investimenti, questi ultimi prevalentemente relativi alle significative realizzazioni del secondo semestre 2019, tra cui il rifacimento della pista di Linate.