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Snam: confermata nella Top10 dell’ESG Identity Corporate Index 2024
Tanteri (Snam): "Il concetto di sostenibilità come elemento accessorio è ormai superato: per noi fa già pienamente parte della strategia"
Snam ottiene il quinto posto nella Top10 dell’ESG Identity Corporate Index 2024: confermata come una delle aziende più virtuose in ambito ESG
Durante l'ESG Business Conference tenutasi oggi a Palazzo Giureconsulti, sono stati presentati i risultati dell’ESG Identity Corporate Index (ESG.ICI) 2024, con particolare enfasi sulla Top10 delle aziende che si distinguono per l’integrazione della sostenibilità nelle loro strategie aziendali. L'indice, alla sua nona edizione, è l'unico modello di analisi quantitativa che valuta l'adozione dei fattori ESG (Environmental, Social, Governance) nelle aziende.
Al vertice della classifica troviamo Hera, che guadagna una posizione rispetto allo scorso anno, superando Eni, ora al secondo posto. Poste Italiane mantiene la terza posizione, mentre Erg e Snam completano la Top5, con Snam che consolida la sua reputazione come una delle aziende più virtuose in ambito ESG. Ai vertici delle società non quotate troviamo BNL BNP Paribas, CDP e ASTM, seguite da Autostrade per l'Italia e Alperia. Fiera Milano si afferma come la prima delle società quotate al di fuori delle prime 100, seguita da Sit, Illimity Bank, Safilo Group e Aquafil.
L’ESG Identity Corporate Index, evoluzione del precedente Integrated Governance Index, è un progetto di ET.Group che coinvolge circa 300 aziende, tra cui le prime 100 società quotate, le aziende che hanno redatto la Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) e le prime 50 società non quotate italiane. Quest'anno, il campione di partenza ha visto la partecipazione di 420 manager, con un tasso di risposta del 30% delle società coinvolte, confermando la solidità e la rilevanza dell'indice nel panorama aziendale italiano.
L'ESG.ICI copre attualmente il 53% delle società del FTSE MIB e il 45% delle prime 100 società quotate italiane, offrendo una panoramica dettagliata del livello di integrazione dei fattori ESG nelle principali realtà aziendali del paese. I risultati dell’indice, le classifiche per area di indagine e le classifiche di settore sono stati presentati nel corso dell'ESG Business Conference. La conferenza ha visto la partecipazione di circa 450 professionisti della governance, della finanza, della compliance, della sostenibilità e del reporting. L'evento ha ospitato 30 relatori e 12 aziende, tra cui Hera, Poste Italiane, BNL BNP Paribas, De Nora, Cementir, CDP, Amplifon, Philip Morris Italia, Snam, Fiera Milano, Osculati e Flowe, che hanno esposto i loro casi aziendali.
Snam si è confermata ancora una volta tra le aziende più virtuose in ambito Governance ESG. La sostenibilità è integrata profondamente nella strategia aziendale di Snam, come ha sottolineato Matteo Tanteri, Director Sustainability & Social impact di Snam: “Il concetto di sostenibilità come elemento accessorio è ormai superato: per noi fa già pienamente parte della strategia di Snam, coinvolgendo in modo trasversale tutti i livelli del Gruppo, per garantire la continua creazione di valore del business e il suo impatto nel percorso di transizione. In uno scenario globale in costante e rapida trasformazione, la nostra cultura aziendale si appoggia ad una governance solida e al contempo flessibile che favorisce l’integrazione di comportamenti virtuosi e nuove tematiche in ogni ambiente in cui operiamo, adeguandosi alle sue necessità ed evoluzioni".
"Per farlo, ad esempio, misuriamo, monitoriamo e raccogliamo puntualmente gli eventi di rischio e le opportunità che possono influenzare il nostro business in modo da ottimizzare la nostra gestione e operatività a breve e lungo termine. Esempio concreto è rappresentato dal framework di Climate Change Risk Management che, attraverso l’uso delle migliori metodologie ed i principali riferimenti internazionali, rafforza la resilienza del Gruppo", ha aggiunto Tanteri.
"La naturale diffusione e pervasività di Snam, con i suoi oltre 33mila km di rete lungo tutto il territorio nazionale, richiede infatti al Gruppo di operare in ambienti naturali molto diversificati e con realtà di ogni tipo. Tutto questo si appoggia ad un confronto e collaborazione quotidiana con i nostri fornitori, ad esempio attraverso la condivisione del nuovo codice Etico d’impresa, delle policy di biodiversità e dei nostri target di lotta al cambiamento climatico, per promuovere lo sviluppo di una filiera sempre più sostenibile. L’obiettivo finale è un impatto positivo sulla natura al 2027, i target su Scope 1&2 ed anche supply chain al 2030 e la neutralità carbonica al 2040”, ha concluso Tanteri.
L'ESG Identity Corporate Index 2024 si conferma un prezioso strumento di misurazione della sostenibilità aziendale, evidenziando l'impegno delle principali realtà italiane nel perseguire strategie di crescita responsabili e sostenibili.