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TIM, donato al FAI il Convento di San Bernardino a Ivrea

di Redazione Corporate

Danese (TIM): "Abbiamo voluto far diventare patrimonio del territorio, ossia accessibile al pubblico, un bene unico sotto il profilo artistico e culturale"

Maria Enrica Danese, Direttrice Institutional Communication, Sustainability & Sponsorship di TIM, ha sottolineato: "Con la nostra donazione al FAI del Complesso di San Bernardino, un’area di oltre 40.000 mq che include spazi boschivi e ricreativi, abbiamo voluto far diventare patrimonio del territorio, ossia accessibile al pubblico, un bene unico sotto il profilo artistico e culturale. Sono molte le iniziative che stiamo mettendo in campo per la valorizzazione dei beni artistici e culturali italiani, la maggior parte delle quali ci vedono impegnati sul fronte delle tecnologie e dei servizi per la loro digitalizzazioneQuesta volta era necessario partire da un progetto di recupero, restauro e gestione dell’accesso del pubblico e in questo senso il FAI rappresenta per TIM il partner d’eccellenza, in quanto da sempre impegnato nel restituire alla collettività le grandi bellezze italiane. Siamo infatti convinti che la sfida dello sviluppo del nostro Paese debba passare necessariamente per il mondo della cultura attraverso progetti come quello del Complesso che partono da risorse pubbliche e private e si sviluppano attraverso un modello virtuoso di gestione economica. Essere parte di questa iniziativa oggi ci rende particolarmente orgogliosi".

Beniamino de’ Liguori Carino, Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti e nipote di Adriano, ha commentato: "Così come avvenuto per il riconoscimento UNESCO di Ivrea Città Industriale del XX Secolo e coerentemente con i 60 anni della storia della nostra istituzione, anche per questo ambizioso progetto la Fondazione Adriano Olivetti è impegnata affinché il lascito culturale e valoriale olivettiano rappresentino il presidio simbolico e soprattutto duraturo di un'idea di mondo nuovo costruito attorno all'identità tra progresso materiale, valori spirituali ed etica della responsabilità. E perché rappresentino per la città di Ivrea un’opportunità di nuovo sviluppo. E di questo, ancora una volta, siamo molto orgogliosi".

Matteo Chiantore, Sindaco di Ivrea, ha dichiarato: "Ringrazio tutti i soggetti che a vario titolo hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione di questo progetto di eccezionale valore. Il recupero della chiesa, con i suoi straordinari affreschi, del convento e dell’area sportiva offrirà una grande opportunità per promuovere il sito ‘Ivrea Città Industriale del XX Secolo’ restituendo questi luoghi ai visitatori e agli eporediesi. Il riconoscimento UNESCO sarà lo strumento principale attraverso il quale promuovere un’immagine nuova della nostra Città e la valorizzazione di quest’area renderà ancora più completa la fruizione del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale".