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UniCredit rinnova la sua partnership con Confindustria Est Europa fino al 2026
Taricani (UniCredit Italia): "Il rinnovo della partnership e la nostra presenza in Europa Orientale ci permettono di essere un punto di riferimento per le imprese italiane nel loro processo di internazionalizzazione"
UniCredit, firmato accordo biennale con Confindustria Est Europa per supportare i progetti d’internazionalizzazione delle aziende italiane
UniCredit e Confindustria Est Europa (CEE) hanno rinnovato l’accordo di collaborazione, consolidando un rapporto avviato nel 2020 e prolungandolo fino al 2026. Questo nuovo capitolo della partnership conferma UniCredit come "Official Partner di CEE", con l’obiettivo di offrire supporto operativo e finanziario alle oltre mille aziende italiane rappresentate dalla Federazione. Confindustria Est Europa include Rappresentanze Internazionali in Paesi come Albania, Bulgaria, Polonia, Romania, Serbia e Ungheria, tra gli altri, coprendo un'area di grande interesse strategico per le imprese italiane.
L’intesa si focalizza sull’accompagnamento delle aziende italiane nel loro percorso di internazionalizzazione in una regione che si distingue per un forte dinamismo economico. I Paesi dell’area registrano una crescita media del PIL del 3% annuo e un rapido aumento del reddito pro capite. Negli ultimi quattro anni, l’interscambio commerciale tra l’Italia e queste nazioni è passato da 65 a 99 miliardi di euro, con l’Italia che si conferma tra i principali esportatori, grazie a un valore di 57 miliardi di euro solo nel 2023. Inoltre, l’export italiano ha già segnato un incremento del 5,5% nei primi sei mesi dell’anno in corso, con ulteriori margini di crescita stimati intorno ai 17 miliardi di euro.
Gli investimenti diretti italiani nella regione hanno visto un incremento significativo, con particolare attenzione alle infrastrutture. L’adesione all’Unione Europea di molti Paesi ha accelerato l’integrazione nelle catene di fornitura europee, sostenendo il commercio e favorendo l’armonizzazione normativa. Questo contesto positivo ha permesso di migliorare la connettività e ha aperto nuove opportunità di business. Confindustria Est Europa, fondata nel 2010, è stata concepita per offrire un approccio transnazionale e innovativo agli imprenditori italiani interessati a operare nella regione. La Federazione rappresenta una rete capillare di oltre 4.000 imprese e si impegna a rafforzare ulteriormente la propria presenza associativa nell’area.
UniCredit, leader per asset nell’Europa Centro-Orientale, serve oltre 15 milioni di clienti a livello globale, di cui 6 milioni proprio in questa regione. Il Gruppo detiene una quota di mercato media del 12% nell’area e si posiziona come banca di riferimento in Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Bulgaria e Romania.
Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia, ha sottolineato: "Nel nuovo scenario globale i Paesi dell’Est Europa rappresentano un’area in crescita e dalle grandi potenzialità. Il rinnovo della partnership con Confindustria Est Europa e la nostra forte presenza sul territorio dell’Europa Orientale, ci permettono di essere un punto di riferimento per le imprese italiane nel loro processo di internazionalizzazione".
Maria Luisa Meroni, Presidente di Confindustria Est Europa, ha dichiarato: "L’interazione commerciale dell’Italia con i Paesi del vicinato orientale è significativa e gode di ottime prospettive di ulteriore crescita. Confindustria Est Europa – con la propria rete di Rappresentanze Internazionali di Confindustria operanti nei singoli Paesi – è un punto di riferimento per l’internazionalizzazione nell’area. Nel corso del mio mandato ho inteso portare più Est Europa in Italia e più Italia in Est Europa, contribuendo al consolidamento delle relazioni economico-commerciali esistenti e all’individuazione di nuove opportunità di business. La collaborazione con UniCredit ha portato alla creazione di approfondimenti preziosi per le aziende che si affacciano ad Est e sono certa che attraverso questa rinnovata intesa si svilupperanno ulteriori proficue azioni quale volano di crescita delle imprese italiane in Europa Orientale".