Economia

Opa Creval, ritocco di almeno 2,7 euro. Perché gli inglesi di Petrus dicono no

di Andrea Deugeni

Offerta dei francesi del Credit Agricole rispedita al mittente dal fondo d'investimento britannico Petrus Advisers. Il report

Un valore che non tiene conto né dell’andamento del business (e dell'effetto Draghi sullo spread) né dell’impatto contabile post-fusione della dote fiscale (imposte differite attive, Dta) messa a disposizione dal governo italiano per le banche nazionali che aderiranno al processo di M&A sul territorio nazionale. Si infiamma il clima tra gli azionisti Creval davanti all'Opa dei francesi di Credit Agricole. Dopo aver ulteriormente incrementato la propria quota (il 12 febbraio di un 1%, dal 2 al 3,015%) nel capitale della banca lombarda guidata da Luigi Lovaglio, il fondo britannico Petrus Advisers esce allo scoperto con un report di cui Affaritaliani.it ha preso visione, spiegando il perché della propria contrarietà al valore dell’offerta messo sul tavolo dalla Banque Verte, contrarietà annunciata prima al Cda del gruppo valtellinese.

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Petrus Advisers ritiene che l'attuale management team abbia realizzato un lavoro eccellente e oggi il Credito Valtellinese è una banca estremamente solida con un futuro brillante davanti a se”, scrivono gli analisti del fondo britannico. “Riteniamo che l'offerta pubblica di acquisto non sollecitata di 10,50 per azione (737 milioni di euro in tutto, ndr) annunciata da Credit Agricole sia inadeguata”, aggiunge quindi la nota l'azionista Petrus che stima il fair value del Credito Valtellinese in circa 13,2-17,0 euro per azione su base stand alone in un'ottica di medio termine e in circa 15,3-21,1 euro per azione il fair value in ottica M&A.

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Per questo, aggiungono, “non siamo interessati al tentativo di Credit Agricole di ottenere il controllo del Credito Valtellinese senza corrispondere un premio di controllo e riconoscere agli azionisti della banca una porzione adeguata del valore creato da un'operazione di M&A”. Pertanto, è la conclusione, Petrus Advisers “non intende aderire all’Opa" al prezzo di 10,50 per azione.


Al momento, il titolo viaggia ben un euro e mezzo sopra il valore dell’offerta francese, oltre il 38% in più da venerdì 20 novembre, l’ultima seduta di Borsa prima del lancio dell’Opa da parte dell’Agricole, la cui branch italiana è guidata da Giampiero Maioli.

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Andamento a Piazza Affari del titolo Creval negli ultimi sei mesi

Hanno già detto no a Parigi altri fondi come Hosking Partners (4,72%) e Kairos (3%) e mentre gli analisti finanziari che coprono il Creval hanno fissato il target price dell'azione intorno ai 13 euro, Dws Investments, sentendo come Petrus odore di rilancio, ha immediatamente aumentato la propria quota nel capitale dal 2,8 al 5,4% in poco più di un mese, attirata dalla crescita notevole del valore azionario. E così oggi in un listino milanese complessivamente depresso, il titolo Creval si muove in controtendenza attirando gli acquisti degli investitori.

@andreadeugeni