Economia

Parmacotto in vendita dopo il rilancio. Zaccanti in contatto con un fondo

di Andrea Deugeni

Rumors. Ma Il Ceo Schivazappa, intervistato da Affaritaliani.it, "lo esclude"

Fatturato in forte crescita (a 100 milioni di euro, 120 il target per il 2021 dai 53 realizzati nel 2015) pronto a finanziare l’allargamento degli stabilimenti in Italia e l’apertura di un nuovo punto produttivo nel ricco mercato americano, con investimenti complessivi per 25 milioni di euro. Obiettivi sui ricavi raggiunti dopo un'uscita dal piano concordatario in continuità avviato nel 2014 con due anni di anticipo, in cui tutti gli utili sono stati tenuti in azienda per accelerare sul rilancio e gettare così le basi per la nascita del polo alimentare che produce a 360° tutti gli insaccati italiani.

Quale momento migliore per Giovanni Zaccanti, presidente e proprietario di Parmacotto, per vendere il gruppo emiliano, al temine di un complesso turnaround aziendale che lo ha visto a marzo del 2018 subentrare a saldo (pare per una trenita di milioni) a un gruppo di fornitori, e far fruttare così il proprio investimento?

PARMACOTTO IMMAGINE
 

Già, perché secondo alcuni rumors che circolano nel settore, l’imprenditore bolognese, già cofondatore di Saeco (macchine per caffè) e di Caffitaly (caffè porzionato con macchine e capsule brevettate in oltre 70 Paesi) e che ha reinvestito proprio in Parmacotto, oberato dai debiti e sull’orlo del fallimento, parte dei proventi della vendita di Saeco e Caffitaly, starebbe cercando di piazzare il gruppo alimentare parmense, ora risanato, ad un fondo.

Sarà vero? Zaccanti è un imprenditore noto ai fondi di private equity e i contatti con questo mondo non gli mancano. A fine 2003 la vendita del gioiellino Saeco ai francesi di Pai Partners.

L'amministratore delegato di Parmacotto Andrea Schivazappa però, intervistato da Affaritaliani.it, "lo esclude in maniera categorica". "Intanto perché - dice - la Parmacotto è costituita da due soci e, anche se azionista di minoranza, ci sono pure io: quindi, se Zaccanti volesse vendere il gruppo, lo saprei. Non c’è nessun movimento di vendita della Parmacotto". "Abbiamo un piano industriale molto a lungo termine e, per il momento, operazioni di questo tipo non ci interessano e non siamo nemmeno interessati a venire in contatto con chi abbia necessità o voglia di acquisire la Parmacotto", ha concluso il top manager (Leggi l'intervista completa). 

@andreadeugeni