Economia
Parmalat-Lactalis, Tesoreria accentrata. Amber vuole l'azione di responsabità

Secondo i consulenti del Cda il contratto del 2012 non ha provocato "nessun danno per il gruppo". Ma per i sindaci non è così. Il 29 maggio nuova assemblea
Parmalat, scoppia il caso del vecchio contratto di tesoreria accentrata (cash pooling) stipulato dal vecchio management (Cda 2012) con il socio di controllo Lactalis. In apertura dei lavori dell'assemblea del gruppo di Collecchio, il fondo Amber, azionista di Parmalat con il 3,8% del capitale, ha fatto sapere di valutare possibili azioni contro gli amministratori del gruppo, in relazione al cosiddetto 'cash pooling' - la gestione della tesoreria accentrata fra controllante e controllata - e l'acquisizione di Lactalis America.
Secondo quanto affermato da un rappresentante del fondo americano oggi in assemblea "il mercato non è disposto a subire ulteriori soprusi. Valutiamo un'azione nei confronti di tutti quegli amministratori che hanno concorso a cagionare il grave danno derivante dal cash polling e dall'acquisizione di Lag. Annunciamo qui l'iniziativa per permettere a tutti gli altri soci di aderire". La mossa è stata decisa dopo che i consulenti ingaggiati dal consiglio di amministrazione del gruppo di Collecchio per valutare se sussistano i presupposti per promuovere l’azione di responsabilità verso il vecchio Cda hanno escluso un danno per Parmalat. Decisione che ha spinto Amber ad andare all'attacco anche del nuovo board.
"Ciò che lascia davvero esterrefatti è che Parmalat, invece, di fare tesoro degli accertamenti e delle indicazioni provenienti dal massimo organo di controllo e di formulare le proprie richieste risarcitorie nei confronti dei soggetti che hanno scientemente danneggiato la società e, in primis, di Lactalis, sta utilizzando risorse e consulenti della società per censurare il lavoro svolto dal collegio sindacale", ha detto il rappresentante di Amber, Luciano Castelli, intervenendo in assemblea. Il fondo Amber, alla luce della relazione del collegio sindacale di Parmalat sul cash pooling, stima che il danno cagionato al gruppo di Collecchio sia compreso tra 3,6 e 10,1 milioni di euro.
"Ebbene, il fatto che la società, a distanza di un così considerevole lasso di tempo" dalle indagini della Guardia di Finanza "non abbia posto in essere alcuna attività per ottenere il risarcimento del danno patito lascia attoniti". Ora, il Cda ha convocato per il prossimo 29 maggio l'assemblea per valutare l'eventuale proposizione dell'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori in carica negli esercizi 2011-2012, quando e' stato sottoscritto con Lactalis il contratto di cash pooling.