Economia
Pd, Letta vuole il seggio in palio a Siena. Ma ci sono la grana Mps e lavoro
La direzione provinciale del partito ha già dato il via libera.L'ex premier è pronto a correre per lo scranno lasciato libero da Padoan. Ma a Siena c'è Mps e...
Con il copione già visto in passato a Siena di una data room semivuota e la vendita a pezzi come piano B o ancora il rinvio dell'uscita dal capitale da parte del Tesoro ora al 64,2%, entrerà sicuramente in campagna elettorale a Siena, viste le 2.500 famiglie di impiegati Mps in città che crescono a quasi 6 mila in Toscana (poco più di 20 mila dipendenti in tutto in Italia).
Quale sarà la posizione di Letta sul delicato tema privatizzazione/spezzatino considerando anche che il dossier sta per arrivare sul tavolo del premier Mario Draghi visto che il Tesoro vuole trovare la soluzione entro fine luglio anche eventualmente per consentire all'eventuale compratore (comparatori) di poter sfruttare gli incentivi fiscali delle deferred tax asset (Dta)?
Oltre al Pd toscano anche gli alleati del M5S, il Centrodestra (Lega in primis), hanno una visione contraria a quella del ministro dell'Economia Daniele Franco sul rispetto degli accordi del 2017 con Bruxelles (uscita del socio pubblico entro il 31 dicembre). Il Carroccio ha già fatto capire che Babbo Monte, almeno nelle vesti di banca locale, deve rimanere a servire i correntisti dei piccoli paesini della Toscana. C'è poi anche l'opposizione allo spezzatino da parte della Cgil, ex catena di trasmissione del principale partito della sinistra nel mondo del lavoro.