Economia
Pensione minima, assegno sociale e invalidità: chi ci guadagna. Importi 2024
Come cambiano gli assegni in base al costo della vita
Pensione minima, assegno sociale e di invalidità: ecco come cambiano gli importi considerando il tasso d'inflazione definitivo per il 2024
I trattamenti previdenziali e assistenziali con il nuovo anno sono stati rivalutati per effetto dell'inflazione. Ad oggi i parametri per l'adeguamento sono quelli provvisori e si basano sui rilevamenti dell'Istat per i primi 9 mesi del 2023 con una previsione del tasso d'inflazione del 5,4%. Il tasso definitivo verrà ufficializzato a breve e dovrebbe essere del 5,7%. Se così fosse a inizio 2025 fovrebbe arrivare un conguaglio per adeguare gli assegni al costo della vita, che potrebbe essere anticipato di qualche mese.
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Ecco quindi come potrebbero essere adeguati i principali trattamenti previdenziali e assistenziali con un'inflazione definitiva del 5,7%:
Pensione minima - a dicembre 2023 con un aumento dello 0,8% l'importo è salito a 567,94 euro al mese. A gennaio 2024 si potrebbe arrivare con la rivalutazione a 598,61 euro considerando un'inflazione del 5,4% o a 600,31 euro se l'inflazione si stabilizzasse al 5,7%. Per i trattamenti che non superano questa soglia è prevista una rivalutazione del 2,7% e si può quindi arrivare a 616,51 euro.
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Assegno sociale - l'importo definitivo per il 2023 è di 507,03 euro al mese mentre quello provvisorio per il 2024 è pari a 534,41 euro. Considerando l'inflazione reale, però, salirà a 535,93 euro mensili ma solo in sede di conguaglio
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Pensione di invalidità civile - a inizio 2024 è passata da 316,25 euro a 333,33 euro. Considerando una rivalutazione pari al 5,7%, l’importo salirà a 334,27 euro. Stesso importo per l’indennità di frequenza.