Pensioni, anticipo pensionistico: 285mila avvisi. APE, anticipo pensioni news
Pensioni, anticipo pensionistico: 285mila avvisi. Boeri: i requisiti per l'APE. Pensioni, riforma pensioni e APE NEWS
Pensioni, anticipo pensionistico: 285mila avvisi. APE, anticipo pensioni news da Boeri per i pensionati
Pensioni e anticipo pensionistico (APE) a partire da febbraio 150mila “buste arancioni” e 135mila email verranno spedite dall’Inps alla platea dei potenziali utilizzatori deanticipo pensionistico (Ape). La notizia arriva dal presidente dell’istituto di previdenza Tito Boeri nel corso del suo intervento a Tuttopensioni 2017, che si è svolto a Milano presso la sede del Sole 24 Ore. L’invio delle comunicazioni fa parte di un impegno informativo, relativo a tutte le novità previdenziali contenute nella legge di Bilancio, che l’Inps sta portando avanti sia a livello di singoli contribuenti che nei confronti dell’opinione pubblica in generale.
Pensioni, APE anticipo pensionistico: 285mila avvisi. Boeri: i requisiti per il pensionamento
Boeri spiega che «dopo anni in cui i requisiti (per il pensionamento, ndr) erano stati inaspriti e al termine di una crisi molto profonda per l’economia italiana, è presumibile ci sarà una fortissima pressione per poter utilizzare i margini di flessibilità che la legge oggi consente in un modo altamente selettivo, perché solo alcune categorie di lavoratori potranno accedere a queste forme di uscita anticipata. Credo che potremo aspettarci una fortissima domanda di informazioni da parte delle persone potenzialmente interessate. Inoltre l’Ape volontaria è un’architettura estremamente complessa con forti implicazioni sul futuro pensionistico delle persone».
Pensioni, APE anticipo pensionistico: 285mila avvisi. La busta arancione
Quindi ai possibili fruitori dell’anticipo pensionistico verrà spedita una busta arancione. Cosa contiene? Le informazioni sulla situazione contributiva dell'aspirante pensionati e una proiezione di futura pensione. E poi c'è un box sull’anticipo pensionistico.
Pensioni, APE anticipo pensionistico: 285mila avvisi. Chi sono
I fruitori del possibile anticipo pensionistico APE sono 150mila persone che hanno 63 anni o li copiranno entro il 31 dicembre 2018, matureranno almeno vent’anni anni di contributi entro la stessa data, raggiungeranno la pensione anticipata dopo l’Ape.
Pensioni, APE anticipo pensionistico: 285mila avvisi. Lo spid
Boeri fa sapere che la platea dei pontenziali fruito dell'APE è di 285mila persone, ma "alcune di queste hanno già il Pin. A loro manderemo un’email con l’invito ad accedere al sito". Gli altri devono dotarsi di Spid (l’identità digitale che consente di interagire con tutta la pubblica amministrazione) perché "possano d’ora in poi avere accesso online al sito Inps e avere tutte le simulazioni che servono loro per compiere in modo più informato possibile una scelta a questo riguardo. L’obiettivo che ci diamo con la campagna di invio delle lettere a casa dei contribuenti è farli interloquire con noi in maniera più interattiva e avere più informazioni".
Pensioni: Damiano, stupito da rilievi Boeri su debito
"Stupiscono i rilievi del Presidente dell'Inps, Boeri, a proposito dell'aumento del debito che deriverebbe da queste norme che riguardano la flessibilita', la quattordicesima e numerose altre normative che hanno sanato grandi ingiustizie come il cumulo 'oneroso' dei contributi". Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera.
"L'ultima legge di Bilancio del Governo Renzi - spiega - nella parte relativa alla previdenza, introduce importanti principi di equita' e di solidarieta'. Le stime delle risorse richieste dalle leggi di spesa vengono fatte abitualmente dalla Ragioneria dello Stato e, per quanto riguarda le pensioni, attraverso le valutazioni dell'Inps. L'istituto, se ha delle domande, dovrebbe rivolgerle a se stesso e chiarirsi i dubbi. Vale la pena di ricordare a Boeri che il Documento di Economia e Finanza del 2016 elaborato dal Governo afferma che 'cumulativamente, la minore incidenza della spesa pensionistica in rapporto al PIL , derivante dal complesso delle riforme avviato dal 2004 (2004, 2007, 2010 e 2011), ammonta a circa 60 punti percentuali di PIL fino al 2050', vale a dire un risparmio di 900 miliardi di euro fatto sulle pensioni. Una formidabile e dolorosa messa in sicurezza, non solo dei conti dello Stato, ma della stessa sostenibilita' del sistema previdenziale: una scelta anche a vantaggio dei giovani e fondata su un principio di solidarieta' intergenerazionale", conclude