Economia

Pensioni, ipotesi choc contributivo anche per chi ha iniziato col retributivo

L'opzione di rendere strutturale la quota 102 e la novità di calcolare gli assegni interamente su base contributiva

Pensioni, la possibilità di rendere strutturale la quota 102

Dal governo è arrivata un'apertura e il punto di caduta sembra essere quello dei 64 anni con 38 anni di contributi. Verrebbe così resa strutturale la quota 102 introdotta per ora solo per quest'anno. La dolorosa novità sarebbe quella di calcolare gli assegni interamente su base contributiva, anche per chi ha iniziato a lavorare in regime retributivo, assai più vantaggioso. Una prospettiva che decisamente non piace ai sindacati che temono un vero e proprio "massacro" degli assegni, in particolare per chi godrà importi più bassi.

Pensioni, il taglio dell'assegno

Per addolcire il taglio il governo potrebbe proporre un tetto alla riduzione non superiore al 3% per ogni anno di anticipo: chi deciderà di lasciare il lavoro a 64 anni, con tre anni di anticipo, si vedrà la pensione decurtata circa del 9-10%.

Porta sbarrata del governo invece sulla proposta dei sindacati di concedere l'uscita senza penalizzazioni per chi ha raggiunto i 41 anni di contributi: una strada giudicata troppo onerosa per le casse dello Stato.

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