Economia
Pensioni, si tratta sulle penalizzazioni. Ecco le ipotesi in campo
Governo e sindacati d'accordo, almeno sulla carta, sulla necessità di definire un “atteraggio morbido” da Quota 100, quando nel 2022 verrà meno il canale di uscita voluto dal precedente governo e in particolare da Matteo Salvini e basato sul doppio requisito di 38 anni di età e 62 di contributi. Ma l’incontro di ieri tra esecutivo e parti sociali - il terzo nell’ambito del cosiddetto “cantiere” sulla previdenza - non ha prodotto per ora nemmeno una bozza su cui trattare.
Tutto viene rimandato in sede di definizione del Def, quindi più o meno tra due mesi, in aprile. Come noto, il nodo principale è quello delle penalizzazione per superare Quota 100 e i sindacati hanno lasciato intendere di essere disponibili a qualche apertura. Una delle ipotesi in campo, ma ancora tutta da studiare nei particolari, è quella non nuova di Pier Paolo Baretta e Cesare Damiano di un'uscita flessibile da 62-63 anni con un 2% di riduzione per ogni anno di anticipo.