Economia

Pensioni, uscita a 63 anni? Bonus a chi prosegue. Mentre Quota 102, Opzione Donna e Ape Social..

Pensioni, bonus per chi rinvia l’uscita dopo i 63 anni. Da quota 102 a quota 41: riforma, le ultime news sulle mosse del governo Meloni

Pensioni, bonus a chi va avanti oltre i 63 anni. Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 102 confermate

La riforma pensioni si scalda. Il governo Meloni valuta le prime mosse in campo previdenziale. Dalle indiscrezioni che emergono in queste ore, intanto si andrà sulla proroga delle misure in scadenza al 31 dicembre 2022. Di cosa parliamo? Avanti con Ape sociale, Opzione Donna e Quota 102 che permettono ad alcune platee ristrette di lavoratori di accedere anticipatamente alla pensione.

La grande novità, in controtendenza con le misure adottate dagli ultimi governi è che potrebbe essere introdotto un meccanismo di segno opposto che "aiuti" a trattenere in attività chi ha più di 63 anni attraverso l'incentivo di sgravi contributivi. Questi renderebbero più pesante lo stipendio, rendendo conveniente la scelta di andare avanti a lavorare.

Da capire il destino legato all'introduzione o meno di quota 41 pensioni (misura cara alla Lega di Matteo Salvini). Nei giorni scorsi si era parlato della possibilità di una combinazione che preveda 41 anni di contributi unitamente ad almeno 62 anni di età anagrafica senza penalità sull’assegno.

Pensioni: Inps, 596.640 quelle liquidate da gennaio a settembre

Le nuove pensioni con decorrenza nel periodo gennaio–settembre 2022 sono state 596.640 in totale, per un importo medio mensile di 1.185 euro: anche in questo caso prevalgono per numero le pensioni femminili, 335.006 contro le 261.634 maschili, a fronte di un importo medio mensile più basso (1.005 euro contro i 1.415 euro degli uomini). Lo comunica l'Inps nell’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento, aggiungendo che il totale delle pensioni con decorrenza nel 2021 è di 883.876, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.200 euro: di queste, 493.155 sono riferite a donne, per un importo medio mensile di 1.016 euro, e 390.721 a uomini, con 1.432 euro mensili.

Pensioni vecchiaia, anticipate e invalidità: i trend da gennaio a settembre

Tali valori si riferiscono alle pensioni di vecchiaia, alle pensioni anticipate - compresi i prepensionamenti per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (Fpld) - a quelle di invalidità, a quelle ai superstiti delle principali gestioni e agli assegni sociali.In particolare, per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2021 sono state: 284.678 pensioni di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 294.728 pensioni anticipate, 51.174 pensioni di invalidità e 253.296 pensioni ai superstiti. Nei primi nove mesi del 2022: 207.789 vecchiaia, 195.852 anticipate, 29.224 invalidità e 163.775 superstiti. Analizzando le singole gestioni - prosegue l'Inps - il Fpld ha totalizzato 382.587 pensioni nel 2021 e 260.706 nei primi nove mesi del 2022; seguono la gestione dipendenti pubblici con rispettivamente 165.611 e 99.562, artigiani (94.783 e 64.008), commercianti (83.301 e 56.572), parasubordinati (39.932 e 28.393) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (41.127 e 26.992). Gli assegni sociali sono stati 76.535 nel 2021 e 60.407 nei primi nove mesi del 2022.