Pernod Ricard, 1,4 miliardi di profitti (+13%). Bene il mercato Usa
Pernod Ricard, secondo gruppo al mondo di bevande alcoliche e superalcoliche, ha chiuso l'esercizio 2016/17 con un rialzo del 13% dell'utile netto, pari a 1,39 miliardi di euro, e del 4% del fatturato, pari a 9 miliardi di euro, rispetto all'anno precedente. La crescita e' stata trainata dalle vendite in America e dall'ulteriore miglioramento di 9 dei suoi 13 brand strategici. Nel solo quarto trimestre Pernod Ricard ha visto le sue vendite aumentare del 5% a 1,9 miliardi.
"Sono risultati solidi con un'accelerazione e una diversificazione della nostra crescita" ha commentato il numero uno del gruppo Alexandre Ricard, sottolineando il significativo miglioramento dei flussi di cassa, in aumento del 22% a 1,3 miliardi di euro: "questo ci ha permesso di ridurre l'indebitamento, di poco piu' di 900 milioni di euro" a 7,8 miliardi. L'utile operativo e' risultato in rialzo del 5% a 2,4 miliardi. Per l'esercizio 2017/18 il gruppo ha fissato come obiettivo una crescita fra il 3% e il 5% dell'utile operativo corrente.
"Ci aspettiamo - ha spiegato Ricard - un miglioramento della nostra performance con una buona crescita sempre trainata da Stati Uniti, Cina, Europa, dal marchio Jameson (whiskey) e con il miglioramento di India e del marchio Chivas che ha visto un anno difficile". Nell'esercizio 2016/17 il gruppo Pernod Ricard ha visto un miglioramento delle vendite per 9 dei suoi 13 marchi strategici, soprattutto con la ripresa del cognac Martell (+6%), della vodka Absolut (+2%) e un'accelerazione per il whisky Jameson (+15%). I vini del gruppo hanno registrato un balzo del 5% delle loro vendite.
Progressi nelle vendite per Pernod Ricard sono avvenute su tutti i mercati, ma la zona America si distingue con un balzo del 7%, con il successo di Jameson, ma anche i progressi della tequila Atos e Malibu, e una crescita del 25% per Martell. La vodka Absolut, in persistente difficolta' negli Stati Uniti, registra pero' una consistente crescita nel resto del mondo. Le vendite in Asia sono salite del 2%, con un ritorno alla crescita in Cina, mentre l'India, terzo mercato del gruppo francese, ha evidenziato un rallentamento (+1%). In Europa positivi risultati, con una crescita del 3%, trainata da Russia (+16%) e Spagna (+5%).