Economia
Petrolio, stop del lockdown, più voli aerei: rialzi a due cifre. Brent a 30$
Quinta seduta in rialzo per il barile di greggio sul mercato delle commodity. Trump esulta
Tagli alla produzione da parte dei Paesi Opec+, entrati in vigore il primo maggio, l'ottimismo sulla ripresa della domanda di greggio e di benzina, in concomitanza con la graduale riapertura delle attività economiche negli Stati Uniti e nel resto del mondo, dopo il crollo provocato dalla pandemia di coronavirus. Il prezzo del barile di petrolio mette a segno il suo quinto giorno consecutivo di rialzo mentre anche le compagnie aeree iniziano a riprogrammare i voli, proprio sulle aspettative che la fase di riduzione del lockdown comporti un rialzo della domanda di energia.
Tanto che anche Donald Trump, il presidente del Stati Uniti, area del principale produttore al mondo di greggio, esulta: "I prezzi del petrolio si muovono bene in rialzo, con la domanda che riparte!". Così il Brent del Mare del Nord nel pomeriggio ha riconquistato la soglia dei 30 dollari al barile, livello che non vedeva dalla metà di aprile. Si attesta nel dettaglio a 30,29 dollari al barile, in rialzo dell'11,3%. Vola inoltre il wti: il contratto con consegna a giugno mette a segno un progresso del 18%, passando di mano a 24,07 dollari al barile, dopo aver toccato un rialzo del 20%.
“Il ritorno alla normalità in Europa e negli Stati Uniti sta creando ottimismo e sostenendo il prezzo del greggio”, ha commentato Naeem Aslam, d'Avatrade. Del resto una quindicina di stati in Europa sta alleggerendo le misure di confinamento, anche se con tutte le cautele. Oltreoceano, inoltre, anche la California ha deciso di ridurre il lockdown. “Il peggio potrebbe essere alle spalle”, ha detto ancora Aslam, aggiungendo: “Tuttavia è pura fantasia l'idea di credere che nel breve termine torneremo ai livelli precedenti alla pandemia”.
Del resto prima dell'emergenza sanitaria e anche della tensione tra Russia e Arabia Saudita il valore del greggio si muoveva in media del 2% al giorno, mentre negli ultimi mesi il prezzo ha registrato variazioni anche superiori al 30% al giorno di media. Nei soli ultimi cinque giorni le quotazioni del greggio sono volate dell'80% e rispetto ai minimi del 20 aprile del 150%.
Parlare tuttavia di variazioni percentuali ha poco senso, considerando che nelle scorse settimane il valore del greggio era scesso sotto lo zero, addirittura in area -40 dollari. Intanto, da venerdì scorso, primo maggio, l'Opec insieme ai suoi alleati ha deciso di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno. Tale misura si propone di equilibrare il mercato del petrolio e di far fronte ai problemi creati alla saturazione dello stoccaggio.