Economia
Pil, Fmi alza le stime italiane (+1,1%). Nel 2023 meglio di Francia e Germania
Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime relative al Pil italiano
Peraltro, si spiega nel Weo, "l'impatto di tassi di interesse più elevati si estende alle finanze pubbliche, soprattutto nei paesi più poveri alle prese con costi del debito elevati, limitando lo spazio per gli investimenti più importanti. Di conseguenza, le perdite di produzione rispetto alle previsioni pre-pandemia rimangono elevate, soprattutto per le nazioni più povere del mondo".
Come osserva Pierre-Olivier Gourinchas, consigliere economico dell'Fmi e Direttore del dipartimento ricerca "per via dell'aumento della frammentazione geoeconomica l'economia globale si divide in blocchi rivali" e questo andamento "danneggerà maggiormente le economie emergenti e in via di sviluppo che dipendono di più da un'economia globale integrata, da investimenti diretti e da trasferimenti di tecnologia".
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Peraltro, aggiunge, "i paesi più poveri saranno più esposti a shock climatici sempre più gravi e all'aumento delle temperature, anche se queste economie rappresentano una piccola frazione delle emissioni globali". Alla luce di tutto questo "la cooperazione multilaterale rimane il modo migliore per garantire un'economia sicura e prospera per tutti". Nel complesso, "ci sono ancora molte sfide che offuscano l'orizzonte ed è troppo presto per festeggiare", conclude Gourinchas.