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Economia
Pil, Visco: "Crescita oltre il 6% per il '21, ma è allarme nuovi contagi"
Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia 

Criptovalute, Visco: "La diffusione non controllata del cripto-asset è fonte di rischio per il pubblico" 

 "La diffusione non controllata delle cripto-attivita' presenta per il pubblico forti rischi ed e' costante il nostro impegno per contenerli, informando i risparmiatori dei pericoli legati agli investimenti in quelle attivita' digitali che, per loro natura, hanno un valore instabile e sono altamente esposte a bolle speculative". 

"Per le cosiddette stablecoins, che si prefiggono di mantenere un valore stabile nel tempo e che potrebbero essere utilizzate per i pagamenti - ha detto Visco - abbiamo collaborato alla stesura delle dieci raccomandazioni adottate dal Financial Stability Board e riconosciute dal Gruppo dei Sette (G7) riguardanti le implicazioni normative e di vigilanza. Abbiamo inoltre partecipato attivamente al negoziato per la definizione di un quadro normativo europeo volto, tra l'altro, a garantire la redimibilita' di tali attivita'. Operiamo nelle sedi della cooperazione internazionale per garantire che le innovazioni nei pagamenti digitali privati siano sicure; come ribadito nell'ambito del G7 nessun progetto di stablecoin puo' essere avviato fino a che non siano adeguatamente soddisfatti i necessari requisiti legali, normativi e di supervisione". 

 "A livello globale, i rischi per la stabilita' finanziaria derivanti dallo sviluppo del mercato delle cripto-attivita' sono in aumento. Sebbene queste ultime rappresentino una quota contenuta del valore totale delle attivita' finanziarie, la loro capitalizzazione e' aumentata di 3,5 volte nel 2021, raggiungendo i 2.800 miliardi di dollari".

"L'uso delle tecnologie digitali nell'offerta di prodotti e servizi finanziari deve avvenire in condizioni di sicurezza per gli investitori, gli emittenti e l'economia in generale". "Le caratteristiche di alcune tipologie di cripto-attivita', come l'anonimato o l'emissione e la circolazione su infrastrutture completamente decentralizzate - ha concluso il governatore - destano anche particolari preoccupazioni legate all'eccessivo consumo energetico, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo". 

In un contesto di costante crescita di pagamenti digitali per le operazioni al dettaglio, l'introduzione di un euro digitale "assicurerebbe che il pubblico continui a godere dei benefici legati all'uso dell'unica moneta priva di rischi, quella emessa dalla banca centrale, e aiuterebbe a preservare la fiducia dei cittadini nel sistema monetario e nelle forme di denaro privato. E anche la politica monetaria e la stabilita' finanziaria potrebbero trarne benefici".

"Una moneta digitale emessa dall'Eurosistema - ha detto Visco - fungerebbe da complemento, piuttosto che da sostituto, rispetto al contante e agli altri mezzi di pagamento elettronici esistenti o che potranno essere sviluppati in futuro. A tal fine le sue caratteristiche dovranno essere tali da soddisfare le aspettative degli utenti, garantendo la privacy, la sicurezza e la facilita' di utilizzo, e favorire l'innovazione e la trasformazione digitale dell'economia". "La decisione sulla possibile emissione di un euro digitale", conclude Visco. 

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