Economia
Pnrr, il ministro Fitto: "Italia in ritardo? Non c'è fretta"
Le parole del ministro gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr a margine del Festival di Trento
Pnrr, Fitto: "Sforare scadenza 2026? Oltre al danno ci sarebbe la beffa"
"Se entro il 2026 non avremo completato tutti gli interventi" con le risorse del Pnrr "oltre al danno ci sarà la beffa, perché non solo ci sarebbe il ritiro dei fondi, ma il governo dovrebbe anche trovare le risorse per completare le opere", prosegue Fitto al Festival dell'Economia di Trento.
Gli interventi necessari sul Pnrr, aggiunge, "non riguardano solo la modifica della spesa, ma anche degli obiettivi, che devono essere proiettati al 2026. Non possiamo svegliarci a ridosso della scadenza", senza essere pronti, altrimenti "avremmo un grande problema".
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Pnrr, Fitto: "Singolare parlare di ritardi, portiamo avanti il lavoro in modo serio"
"Parlare di ritardi lo trovo abbastanza singolare”, ha dichiarato ancora Fitto, sottolineando come sia "indispensabile" parlare di come può essere cambiato il piano per le risorse del Pnrr. Serve "un dibattito sereno, privo di polemiche", dice.
"C'è un elemento di serietà: non ho avuto un allarmismo dalle raccomandazioni dell'altro giorno della Commissione Europea. Su coordinamento tra Pnrr e fondi coesione come sul rafforzamento della governance - sottolinea il ministro - c'è coerenza con l'azione del governo Meloni”.
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"Non c'è un ritardo”, conclude infine, “c'è un lavoro che si sta portando avanti in modo molto complesso. L'obiettivo, anche nel confronto con la Commissione europea, è quello di fare le cose fatte bene".