Economia
Popolare di Bari, scatta l'allarme del Fidt. Servono subito 250 mln di euro
Popolare di Bari: il Fondo interbancario di tutela ritiene che servano 250 milioni di euro per mettere in sicurezza la banca pugliese
Subito 250 milioni per mettere in sicurezza la banca. La Popolare di Bari ha urgente bisogno di rafforzare il capitale primario (Cet1) che è al 5,2% mentre il livello minimo richiesto è il 7,5%. È questo, scrive Il Messaggero, l'allarme trasmesso ieri pomeriggio da Salvatore Maccarone durante la riunione del comitato di gestione del Fondo interbancario di tutela, nel cui ordine del giorno rientrava l'esame del salvataggio da realizzare assieme a Mcc.
La dotazione chiesta dai commissari Michele Ajello e Antonio Blandini dovrebbe attestarsi sui 250 milioni a fronte di una ricapitalizzazione complessiva che potrebbe raggiungere 1,3 miliardi. Le cifre, precisa il giornale, sono ancora oggetto di stima. Intanto, la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha risposto in un'intervista a Il Sole 24 ore alla domanda se si aspetta che l'intervento deciso dal governo tramite Invitalia-Mcc per la Banca Popolare di Bari possa configurare un aiuto secondo criteri di mercato, e quindi accettabile secondo le regole sugli aiuti di Stato.
"Io cerco di non avere attese. Cerchiamo di permettere ai governi di perseguire i loro obiettivi, purché nel rispetto delle regole. Se criteri di mercato sono necessari, se il governo vuole creare certezza legale, dovrebbe lavorare con noi -per avere certezza legale ed evitare ricorsi giudiziari- e poi se possibile prenderemmo una decisione secondo la quale non vi è aiuto di Stato".
Vestager ha ricordato che "lo abbiamo fatto in vari casi: la tedesca NordLB o la portoghese Cgd, per esempio. Può essere molto delicato effettuare questa valutazione, in particolare nel caso di una banca pubblica perché non abbiamo a che fare con un partner privato che opera secondo criteri di mercato. Ecco perché talvolta questi processi sono molto lunghi".