Economia

Produzione auto in Marocco e incentivi, Urso striglia Stellantis: VIDEO

di Redazione

Deindustrializzazione, delocalizzazioni, incentivi auto e transizione energetica: in Italia il dibattito legato all'industria dell'auto s'infiamma

Stellantis sposta la produzione in Marocco, Urso: "Spero smentisca  la lettera che contraddice gli impegni presi". L'azienda: "Abbiamo investito miliardi in Italia" 

Deindustrializzazione, delocalizzazioni, incentivi auto e transizione energetica: in Italia il dibattito legato all'industria dell'auto s'infiamma dopo che qualche giorno fa il leader di Azione Carlo Calenda ha condiviso- sulle pagine del Messaggero- la sua opinione sulla situazione industriale attuale, partendo proprio dal caso "allucinante" di Stellantis (e dal silenzio politico annesso). Calenda ha infatti criticato la gestione post-Sergio Marchionne da parte di John Elkann, evidenziando la vendita di attività come Magneti Marelli a una società giapponese durante il governo Conte. Ma non solo. Secondo Calenda la ex Fiat non ha più nulla di italiano e sostiene di possedere prove di lettere inviate da Stellantis ai fornitori italiani che esaltano le opportunità di investimento in Marocco, dove il gruppo è già presente in modo massiccio.

A tal proposito è intervenuto proprio il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che si augura che Stellantis "smentisca questa lettera che circola, perché sarebbe in Palese contraddizione con quello che dice di voler realizzare nel nostro Paese e con l'impegno che ha preso ad aumentare la produzione e soprattutto ad avere un rapporto corretto lineare con lo straordinario indotto, che costituisce un valore importante per l'industria e per l'impresa italiana", ha dichiarato il ministro. 

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Il cambio di rotta sugli incentivi: le parole di Urso

Un impegno, almeno sulla carta, "importante", ma che stride con la realtà.  Stellantis infatti, secondo quanto dichiarato dal ministro Urso, nel 2022 ha impiegato gli incentivi auto del governo, circa per l'80%, nel marcato estero, e non Italia. Per questo il governo ha dovuto attuare un "cambio di rotta".  A tal proposito, il governo ha dato il via libera agli incentivi sull'usato e inclusione delle Euro 5 nella rottamazione per i redditi bassi. "Il decreto prevede che alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria, auto usate con emissioni fino a 160 g/km di CO2, con prezzo fino a 25.000 euro, sarà riconosciuto un contributo di 2.000 euro se è contestualmente rottamata una vettura di classe fino a Euro 4" ha spiegato Urso.  L'estensione alle Euro 5 della platea di auto rottamabili sarà riservata a chi avrà un Isee inferiore a 30mila euro e solo a fronte dell'acquisto di una vettura elettrica o plug-in, ossia con emissioni di CO2 fino a 60 g/km, ha aggiunto. Ma non solo. L'esecutivo ha messo sul tavolo anche un piano che "da un parte incentiva chi torna a produrre in Italia e dall'altro scoraggia chi delocalizza". 

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Delocalizzazioni, Meloni: "Vogliamo difendere l'interesse italiano"

Posizione ribadita anche dalla premier Meloni al question time alla Camera. Il governo ha intenzione di "difendere l'interesse nazionale e instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis". "Il ministro Urso ha incontrato più volte le persone in questione per difendere la produzione in Italia, i livelli occupazionali e tutto l'indotto dell'automotive. Con questo scopo è stato sottoscritto un protocollo d'Intesa tra il Mimit e l'associazione della filiera dell'automotive ed è stato istituito un tavolo permanente di sviluppo del settore", ha aggiunto. Entrando nello specifico, "abbiamo previsto incentivi come l'ecobonus per sostenere la domanda e misure di sostegno per attrarre nuovi investitori e costruttori", ha aggiunto la premier. Infine, ha concluso Meloni: "Abbiamo modificato le norme da un parte incentivando chi torna a produrre in Italia e dall'altro scoraggiando chi delocalizza che dovrà in questo caso restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuta negli ultimi 10 anni".

 

Stellantis replica agli attacchi

"Stellantis è fortemente impegnata in Italia e lo ha fatto negli ultimi anni. L'azienda ha investito diversi miliardi di euro nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi". Lo sottolinea un portavoce di Stellantis Italia.