Economia
Quota decisiva a Marina e Piersilvio. Il testamento di Silvio Berlusconi
Occhi puntati sulla scadenza del 30 settembre
Il valore complessivo del patrimonio immobiliare è incerto perchè risente della volatilità del settore dipendente dalle variabili macroeconomiche di tassi e inflazione ma anche componenti extra. Secondo le ultime stime di mercato potrebbe valere circa 800 milioni. Una ventina di anni fa Berlusconi pare abbia rifiutato un’offerta di 450 milioni da un magnate arabo per la residenza in Costa Smeralda, nel 2015 si erano fatti avanti Mohammed bin Nayaef, principe dell’Arabia Saudita, i reali Al Nayah di Abu Dhabi e alcuni oligarchi russi amici di Putin che avrebbero offerto 500 milioni per Villa Certosa. A fine 2021 una perizia di Francesco Magnano, consulente di Berlusconi, certificava un prezzo di 259,5 milioni sempre per la tenuta in Sardegna.
La valutazione di Villa Certosa è allegata alle carte di un bond 2021-2027 da 80 milioni al tasso del 2,7% collocato da Immobiliare Idra e sulla residenza di Porto Rotondo è stata iscritta un’ipoteca di secondo grado. Dal punto di vista contabile invece, il patrimonio di Idra valeva 176 milioni a fine 2022, in calo rispetto 185,5 milioni del 2021 e la società ha chiuso l’esercizio in rosso di 9,5 milioni, con 259,9 milioni di debiti tra cui 67 milioni di un finanziamento concesso da Berlusconi. E’ evidente che il coinvolgimento delle ville di Idra nel testamento, dovrà tener conto degli oneri che pesano sulla società e che necessitano di valutazioni singole degli asset prima di procedere a una eventuale assegnazione singola ai vari eredi. Le ville hanno valori differenti. Diverso il discorso delle residenze singole di proprietà del fondatore e anche in questo caso sarà necessario un perito per quantificarne la valutazione.