Economia
Rcs: Urbano Cairo abbassa soglia minima adesione Ops al 35%
Cairo invece della maggioranza assoluta si accontenta di una "partecipazione idonea a esercitare il controllo di fatto Rcs"
Il gruppo Cairo nell'Offerta pubblica di scambio su Rcs si riserva di rinunciare alla soglia minima di adesione del 50%, annunciata in precedenza, e fissa una nuova soglia al 35% piu' una azione del capitale. Lo annuncia la societa' in una nota integrativa diffusa su richiesta della Consob.
Cairo invece della maggioranza assoluta si accontenta quindi di una "partecipazione idonea a esercitare il controllo di fatto Rcs", individuata "in una percentuale del capitale di Rcs pari ad almeno il 35% piu' una azione".
Nella nota si ribadisce anche che fino a oggi Cairo Communication non ha avviato alcuna trattativa con le banche finanziatrici di Rcs ma ha intenzione di farlo dopo la pubblicazione del prospetto informativo dell’offerta pubblica di scambio. Cairo Communication si riserva inoltre di rinunciare o modificare la condizione finanziaria posta per validità dell’offerta di scambio di Rcs (ossia il congelamento del debito) qualora le banche si rendano disponibili ”a finanziare Rcs – o a mantenere i finanziamenti in essere – per importi e termini di rimborso idonei a consentire a quest’ultima di mantenere la continuità aziendale”. In ragione di tale circostanza, la società dell’editore de La7 ritiene che, dopo il perfezionamento dell’offerta, Rcs e il gruppo Cairo Communication ”potranno disporre delle risorse finanziarie necessarie ad assicurare la copertura del proprio indebitamento finanziario a breve termine e la prosecuzione dell’attività aziendale, anche in caso di modifica o rinuncia della condizione finanziaria”.
Cairo Communication ”si attende un ammontare di investimenti non superiore rispetto ai valori storici del gruppo Rcs negli ultimi due/tre esercizi”. Nelle risposte sul ‘piano industriale’ l’editore de La7, per via Rizzoli, ”prevede investimenti in linea con le necessità industriali degli stabilimenti e limitati investimenti per l’acquisizione di competenze focalizzate in ambito digitale”.
L’offerta, continua la nota, ha l’obiettivo di ”creare un grande gruppo editoriale multimediale, dotato di una leadership stabile e indipendente”, rafforzando “il profilo economico-finanziario del gruppo Rcs accelerandone il processo di ristrutturazione e rilancio”. Due le direttrici individuate, e cioè ”il raggiungimento della massima efficienza” e ”la realizzazione del pieno potenziale di crescita dei ricavi, attraverso l’arricchimento del contenuto editoriale dei prodotti esistenti e l’ampliamento dell’offerta in Italia e in Spagna”. Il piano industriale che sarà predisposto sulla base di tali linee guida porterà ”al rafforzamento del posizionamento competitivo del gruppo Rcs, al miglioramento della situazione finanziaria e alla progressiva riduzione del debito”. ”Allo stato attuale, si prevede che tali obiettivi possano essere raggiunti entro tre anni dall’avvio delle azioni di piano”.
Per migliorare l’efficienza di Rcs nella nota si propone una “razionalizzazione della struttura dei costi industriali” del gruppo e la “realizzazione delle sinergie attivabili, attraverso la collaborazione con Cairo Communication”. Rispetto ai costi, in particolare, nella nota si parla di volerli razionalizzare attraverso una loro verifica puntuale, “seguendo una logica di rapporto tra costi e benefici, perseguendo un approccio cosiddetto ‘a base zero’ (ovvero riformulando la struttura di costo sulla base di costi industriali standard)”. Tale attività sarà orientata a ottimizzare la struttura dei costi esterni, anche valutando la re-internalizzazione di attività oggi esternalizzate; migliorare la saturazione dei centri di stampa (anche in sinergia con altri operatori); proseguire l’integrazione delle redazioni stampa-digitale; rivedere i processi industriali e di approvvigionamento.
Il progetto industriale, afferma quindi Cairo, potrà beneficiare di sinergie operative, come: “la creazione di un modello di servizi condivisi tra il gruppo Rcs e Cairo Communication per la riduzione dei costi di struttura”; “l’integrazione delle attività di distribuzione”; “la creazione di economie di scala per l’acquisto di beni e servizi”; “la ricerca di sinergie tra concessionarie pubblicitarie, anche con la razionalizzazione dei costi sul territorio”; “la possibile concentrazione della produzione dei periodici del gruppo Cairo Communication e del gruppo Rcs in centri di stampa comuni”.
Tra le leve indicate per “incrementare la quota di mercato di Rcs nei settori in cui opera”, Cairo indica anche il digitale, la possibilità di far emergere sinergie fra il ‘Corriere della Sera’ e La7 e lo sport, sia in Italia che Spagna. Cairo Communication ”ritiene che i profili socio-economici dei lettori del Corriere della Sera e del pubblico di La7 abbiano un buon livello di sovrapposizione che consente di realizzare sinergie utili ad accrescere diffusione, ascolti e raccolta pubblicitaria”. ”La crescita della raccolta pubblicitaria potrà essere perseguita anche attraverso sinergie tra le concessionarie del gruppo Rcs e Cairo Communication, l’implementazione di progetti multimediali e lo sfruttamento dei reciproci punti di forza sul mercato”.
L’idea è inoltre di ”sfruttare la posizione di leadership che il gruppo Rcs vanta nel mondo dello sport in Italia e in Spagna”. Con riferimento poi ai periodici nei due paesi, si vuole ”dar corso a una ri-focalizzazione editoriale di alcuni di essi su un segmento di lettori di alto profilo, con l’obiettivo di incrementare la raccolta pubblicitaria grazie ad un più chiaro e attraente posizionamento nei confronti degli inserzionisti”. L’intenzione è di ”sviluppare le potenzialità di testate di elevata notorietà del gruppo Rcs, come ad esempio ‘Oggi”’.