Economia
"Rdc più iniquo di tutta Europa". I single prendono di più delle famiglie
La soglia minima di 780 euro sballa tutti i conti, i più penalizzati sono i nuclei familiari più numerosi. Il governo valuta un nuovo sistema di aiuti economici
"Rdc più iniquo di tutta Europa". I single prendono di più delle famiglie
Il governo Draghi è a lavoro su diversi fronti. Da una parte c'è da fronteggiare l'emergenza Coronavirus, dall'altra c'è da tamponare la grave crisi economica, conseguenza della pandemia. Per questo l'esecutivo sta pensando di mettere mano ad una riforma tanto cara al M5s, ma considerata dall'Europa iniqua: il Reddito di Cittadinanza. Si avvicina il primo tagliando - si legge su Repubblica - a quasi due anni dal suo varo. L’ibrido tra assistenza e riattivazione non ha funzionato, complice anche la pandemia che ha chiuso i centri per l’impiego e rarefatto le offerte di lavoro. Mentre la povertà ha rotto gli argini, con un milione di poveri in più contati da Istat nel 2020. Ecco dunque la strategia in due tempi del neoministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd): sostenere chi non ce la fa nell’immediato, ma poi metterlo in carreggiata con la formazione continua grazie a un sistema di politiche attive funzionante.
La soglia feticcio dei 780 euro, l’importo massimo per una persona sola e priva di risorse, diventata una bandiera del Movimento Cinque Stelle, ideatore del Rdc, - prosegue Repubblica - si è dimostrata una trappola iniqua. La scala di equivalenza che parte da lì e che adegua la somma all’aumentare della numerosità della famiglia è la più sballata d’Europa, a detta degli esperti. I numeri del Rdc sono impressionanti. Le famiglie beneficiarie sono balzate del 30% nell’anno della pandemia: da 940 mila a 1,2 milioni. Se a queste si aggiungono quelle del Rem - 422 mila, per un assegno medio di 550 euro, in linea con quello del Rdc - e si depurano i doppioni, si arriva a un totale di 1,5 milioni di famiglie equivalenti a 4,3 milioni di persone bisognose di aiuto nel 2020. I nuovi richiedenti di Rdc crescono del 3-5% al mese. Il 70% della prima generazione (quelli dall’aprile 2019 in poi) è arrivato fino alla prima scadenza del Rdc nell’ottobre 2020. E di questi, il 90% lo ha rinnovato.