Renato Mazzoncini, ad FS italiane: in M5 per colmare il gap di mobilità urbana
Al Forum di Cernobbio Renato Mazzoncini, ad FS italiane: il ruolo di FS nel collegare tra loro le nostre città e colmare il gap nella mobilità urbana
Forum di Cernobbio, seconda giornata: Renato Mazzoncini, ad FS italiane
Alla giornata inaugurale del Forum Ambrosetti di Cernobbio Renato Mazzoncini, ad FS italiane, celebra il ruolo dei treni FS come metropolitana d'Italia, che collega tra loro le nostre città in tempi sempre più ristretti. E sottolinea come l'ingresso in M5 a Milano indichi la volontà di FS di contrbuire ad annullare il gap esistente nella mobilità urbana.
Renato Mazzoncini, ad FS italiane: in M5 per colmare il gap di mobilità urbana. Lo studio FS italiane Ambrosetti
Secondo lo studio FS italiane Ambrosetti, sono possibili risparmi complessivi fino a 12 miliardi di euro all’anno, quasi un punto in percentuale del Prodotto Interno Lordo, con trasporti urbani più efficienti. Questi gli impatti potenziali di una organizzazione ottimale della mobilità nelle 14 Città Metropolitane del Paese in termini di risparmio di tempo, decongestionamento, miglioramento dell’ambiente e della sicurezza. Solo dimezzando i tempi di spostamento, in linea con quelli dei principali Paesi europei, gli italiani potrebbero risparmiare tra i 5,5 e i 7 miliardi di euro all’anno, ovvero tra lo 0,34 e lo 0,44 per cento del Prodotto Interno Lordo (PIL). Chi utilizza il mezzo pubblico nelle quattordici aree metropolitane del Paese (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) impiega in media il doppio del tempo che a Parigi, Madrid, Berlino o Londra: 61 minuti per coprire solo 5 chilometri e mezzo. Secondo lo studio FS Italiane-Ambrosetti esiste però un margine di miglioramento che può portare a un’inversione di tendenza nell’arco di tre-cinque anni fondata su tre pilastri: la creazione di un solido sistema di infrastrutture di trasporto urbano su rete fissa e la forte integrazione modale correlata a un’efficace pianificazione urbanistica; lo sviluppo di un modello di gestione del servizio collettivo che sia sostenibile a livello ambientale ed efficiente in termini economici; l’aumento degli investimenti in innovazione tecnologica che, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di servizi integrati, rendano il sistema capace di offrire una migliore esperienza di viaggio.