Economia
Renault-Nissan, cambiano gli equilibri: i francesi perdono il controllo
L'azienda guidata da De Meo affida a un trust il 28,4% delle azioni della compagnia nipponica
Renault-Nissan, un nuovo assetto per l'alleanza
L'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, nata nel 1999, è stata recentemente al centro dell'attenzione con la firma di un nuovo accordo che ha ridefinito la struttura e l'equilibrio delle partecipazioni tra le tre aziende. Questa alleanza, che ha visto l'ingresso di Mitsubishi Motors nel 2016, è diventata uno dei pilastri dell'industria automobilistica globale, portando ad una condivisione di risorse, tecnologie e obiettivi strategici. L'accordo recentemente siglato, tuttavia, ha introdotto importanti cambiamenti nelle dinamiche di questa alleanza. Lo riporta il Corriere.
Il 43,4% delle azioni di Nissan precedentemente detenute da Renault, nonostante fosse una quota significativa, non conferiva diritti di controllo sul costruttore giapponese. Questo ha portato a una riconsiderazione delle relazioni tra le due società, mirando a una maggiore uniformità nelle partecipazioni incrociate. L'obiettivo era quello di creare una base meno simbiotica ma più bilanciata, in cui entrambe le aziende potessero avere un maggiore controllo delle proprie destinazioni.
Un elemento chiave di questo nuovo accordo è la creazione di un fondo fiduciario, noto come trust francese, in cui Renault ha spostato il 28,4% delle sue azioni di Nissan. Questo equivale a circa 5 miliardi di euro. Nel trust, i diritti di voto sono neutralizzati, ma Renault continuerà a ricevere i dividendi corrispondenti a questa quota. Questa mossa consente a Renault di liberarsi temporaneamente del controllo diretto su Nissan, ma mantiene un interesse finanziario nella società giapponese. Inoltre, Renault avrà il diritto di vendere le azioni in futuro, dando a Nissan la possibilità di effettuare la prima offerta per acquisirle.
Questo passaggio è di notevole importanza poiché offre una maggiore flessibilità a Renault per gestire le sue partecipazioni in Nissan. Questo è particolarmente rilevante in un momento in cui l'industria automobilistica sta affrontando una serie di sfide, tra cui la crescente transizione verso veicoli elettrici e la necessità di sviluppare architetture software centralizzate avanzate. Questi settori richiedono investimenti significativi, e la possibilità di monetizzare le partecipazioni in Nissan potrebbe fornire a Renault i fondi necessari per affrontare queste sfide in modo più efficace.
Un'altra dimensione importante di questa nuova fase dell'alleanza è l'ulteriore rafforzamento della collaborazione tecnologica tra le aziende. Renault, Nissan e Mitsubishi hanno già condiviso tecnologie e motori su diversi veicoli, ottenendo risparmi concreti in termini di sviluppo e produzione. Questa sinergia è destinata a continuare e potrebbe essere estesa a nuovi progetti congiunti che contribuiranno a migliorare l'efficienza operativa e a sviluppare veicoli più avanzati tecnologicamente.
Inoltre, è stato annunciato che Nissan e Mitsubishi investiranno nella divisione elettrica di Renault, nota come Ampere, con 600 milioni di euro da parte di Nissan e 200 milioni da parte di Mitsubishi. Questo investimento dimostra un impegno condiviso per l'elettrificazione dell'industria automobilistica e potrebbe portare a importanti sviluppi nel settore dei veicoli elettrici.
In conclusione, l'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi sta entrando in una nuova fase con un accordo che ridefinisce le relazioni e le partecipazioni tra le tre aziende. Questo nuovo approccio mira a creare un equilibrio più uniforme e a offrire a Renault maggiore flessibilità nella gestione delle sue partecipazioni in Nissan. Allo stesso tempo, l'accento sulla collaborazione tecnologica e gli investimenti nell'elettrificazione dimostrano un impegno comune nel rimanere all'avanguardia nel settore automobilistico in continua evoluzione. L'industria automobilistica è in costante trasformazione, e questa alleanza è determinata a mantenere la sua posizione di leadership attraverso una collaborazione strategica e investimenti mirati.