Economia

Revisione del Patto di Stabilità Ue. L'Italia preme: riforma entro l'anno

di Redazione Economia

La ripresa del negoziato a Bruxelles è alle porte e l’Italia, che come posizione negoziale chiederà di escludere gli investimenti



In ogni caso, «se non si trova un accordo su questo nuovo modello del Patto di stabilità, dal primo gennaio il rischio è che subentrino le vecchie regole. E questo comporta un effetto molto complesso».

Ma a che punto siamo con la riforma del Patto? La presidenza di turno ha presentato al consiglio dei ministri dell’Economia a Bruxelles un documento che fissa quattro ’pilastri’ principali del confronto, per organizzare il lavoro delle prossime settimane e arrivare all’Ecofin di ottobre con un’intesa e approvare entro fine anno la nuova governance economica. La ministra delle Finanze spagnola Nadia Calvino (di turno alla presidenza Ue) ha parlato di “unanimita’ “ tra i ministri sul metodo proposto e di “forte accordo”, e “determinazione per procedere celermente e arrivare a un accordo sul pacchetto in autunno”.

L’idea è che i quattro blocchi di discussione siano sull’”equilibrio istituzionale” (la ripartizione di compiti e poteri tra le istituzioni coinvolte), le “salvaguardie comuni”(garantire che il debito scenda), lo “spazio fiscale per gli investimenti e incentivi alle riforme” e infine l’”applicazione credibile e la titolarità“ del nuovo Patto. Tra alcuni Paesi frugali, tedeschi su tutti, c’è però grande prudenza sul rispetto della tempistica. Il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che rispettare l’obiettivo è “fondamentale per consentire l’applicazione delle nuove regole in tempo per la preparazione dei bilanci nazionali per il 2025”. La Commissione è pronta “a sostenere tutti gli sforzi per cambiare, affinare, trasformare in modo sostanziale” la proposta “purche’ venga mantenuto l’equilibrio”.