Economia
Da Fs a Rai, via al round di nomine: Scannapieco in pole per Cdp
Rai, Ferrovie dello Stato e Cdp slittano a dopo le elezioni europee. Il governo dovrà riempiere 694 caselle in società pubbliche
Nomine, 694 poltrone da rinnovare: Tempini e Scannapieco per la riconferma in Cdp. Donnarumma per Fs
Il termometro politico sale: giugno si avvicina, e con esso, il momento critico delle nomine nelle partecipate pubbliche. L'atmosfera all'interno dell'esecutivo Meloni è tesa, e le recenti modifiche al Superbonus suggeriscono un prudente rinvio fino dopo le elezioni europee dell'8 e 9 giugno.
Come riportato dal Corriere della Sera, le poltrone più ambite comprendono i nuovi board di Cassa depositi e prestiti, Ferrovie dello Stato e Rai. Ma non sono solo questi a tenere banco, perchè il rinnovo degli organi delle società riguarda complessivamente 694 persone destinate a ricoprire ruoli in 154 organi sociali di 122 partecipate statali.
Tra queste, 19 società sono direttamente controllate, mentre altre 103 operano sotto controllo indiretto. Tuttavia, anche se l’attenzione sarà inevitabilmente rivolta alle controllate di maggior peso, oltre a Cdp o Fs, saranno poste all'attenzione società rilevanti come Cinecittà (presidente Chiara Sbarigia, Ad Nicola Maccanico), Eur Spa (presidente Enrico Gasbarra, Ad Angela Maria Cossellu), Gse – Gestore dei Servizi Elettrici (presidente Paolo Arrigoni, Ad Vinicio Mosè Vigilante), e Invimit (presidente Trifone Altieri, Ad Giovanna Della Posta). Tra le indirette spiccano per importanza, Fintecna (presidente Vincenzo Delle Femmine, Ad Antonino Turicchi), Open Fiber (presidente Paolo Ciocca, Ad Giuseppe Gola), e Anas (presidente Edoardo Valente, Ad Aldo Isi).
Sebbene l'attesa si prolunghi fino al fatidico 20 giugno non è detto che porti con sè rivoluzioni eclatanti. Partendo da Cassa Depositi e Prestiti, proprio nella settimana appena trascorsa, le Fondazioni bancarie, detentrici di una quota minoritaria di Cdp, hanno reso pubblica la lista dei tre nominativi destinati al prossimo consiglio di amministrazione. Tra essi figura il nome del presidente uscente, Giovanni Gorno Tempini, destinato quindi a essere confermato alla presidenza per un altro triennio (segnando il terzo mandato). Anche l'amministratore delegato, Dario Scannapieco, nominato dall'ex premier Mario Draghi, sarà con ogni probabilità riconfermato, soprattutto dopo la rimonta dell'ultimo anno, mettendo a segno un utile record sopra i 3mld. In effetti, se sia Tempini che Scannapieco venissero riconfermati, potremmo assistere a una sorta di conferma dello status quo in Cassa Depositi e Prestiti, che para essersi rivelato vincente.
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Sul consiglio di amministrazione di Ferrovie si sta giocando una delle partite più cruciali per Giorgia Meloni. La premier, coerente con la sua linea di continuità, sostiene l'attuale amministratore delegato, Luigi Ferraris. Tuttavia, per quanto riguarda il futuro della società, sembra che Matteo Salvini voglia prendere in mano la situazione. Dopo aver valutato diversi nomi, tra cui Luigi Corradi di Trenitalia e Arrigo Giana di Atm, sembra propendere per Stefano Donnarumma, l'ex candidato di spicco di Meloni per l'Enel, prima che la scelta ricadesse su Flavio Cattaneo. Ma che fine farà Ferraris? Non resterà certo a guardare soprattuto se Netco, la nuova società che assorbirà la rete Tim, sarà affidata a lui sotto la presidenza di Massimo Sarmi.
Il fronte televisivo è invece un terreno scivoloso, soprattutto quando si tratta della Rai. Qui i prescelti Giampaolo Rossi e Simona Agnes, destinati a ricoprire rispettivamente i ruoli di futuro amministratore delegato e presidente, dovranno superare l'ostacolo degli accordi parlamentari. Se Meloni sembra intenzionata a sostenere l'attuale direttore generale, la Lega è pronta a presentare Antonio Marano. La questione, però, non è solo una questione di maggioranza, poiché la presidenza viene decisa con il voto dei due terzi dei membri della commissione di Vigilanza Rai.
Passando al caso Consip, sembrava che la partita fosse chiusa con la nomina di Marco Mizzau a amministratore delegato un anno fa. Mizzau aveva prevalso su Stefano Acanfora, sostenuto fortemente dal sottosegretario di palazzo Chigi, Giovambattista Fazzolari. Tuttavia la sua candidatura sembra traballare sopratutto dopo l'accusa di sessismo spuntata fuori circa un mese fa. Per quanto riguarda il rinnovo del consiglio di amministrazione di Eur Spa, è stato posticipato al 18 giugno. L'attuale amministratore delegato, Angela Maria Cossellu, scelta da Draghi, ha rassegnato le dimissioni prima di essere rimossa, presentando un bilancio eccellente.