Ryanair-Alitalia: O'Leary Ad Ryanair si fa avanti per acquistare Alitalia
Ryanair pone le condizioni per acquistare Alitalia. O’Leary: "Ryanair si compra Alitalia, ma solo se viene ristrutturata bene"
Ryanair vuole comandare in Alitalia
C'e' una prevalenza di candidati anglosassoni nella procedura di vendita di Alitalia. Almeno 4 dei pretendenti ammessi lunedi' scorso alla data room provengono infatti da Gran Bretagna e Irlanda, ed e' tra questi che la competizione e' piu' accesa. Si aggiungono alcuni fondi d'investimento, ma l'attenzione e' per i 4 che sono, per cosi' dire, del mestiere: British Airways (che attraverso la holding Iag controlla anche l'irlandese Aer Lingus), Cityjet, EasyJet e Ryanair. Ovvero, due britannici, Ba e EasyJet, e due irlandesi, CityJet e Ryanair.
Proprio da quest'ultima compagnia low cost e' arrivata ieri la conferma che l'interesse non e' (o almeno non dichiaratamente) predatorio. Il ceo di Ryanair, Michale O'Leary, si e' detto pronto a trasformare Alitalia e ha corretto il tiro rispetto alle dichiarazioni della primavera scorsa. "Non ci interessano solo gli slot", ha detto ieri a Roma, da dove ha annunciato che la compagnia e' proiettata quest'anno verso quota 36 milioni di passeggeri sul mercato italiano, con una crescita del 21%.
Vendita Alitalia, Ryanair: la compriamo solo se ristrutturata bene
O'Leary, pero', ha chiarito che andra' avanti nella procedura di vendita solo a due condizioni: che gli sia garantita la maggioranza del capitale e che la gestione commissariale gliela consegni con una struttura di costi gia' modificata. "Forte discontinuita'" chiede O'Leary ai tre commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. "Vogliamo che Alitalia sopravviva, non certo che sparisca dal mercato lasciando campo libero a Lufthansa e Air France, ma vanno prese delle decisioni difficili troppo a lungo rimandate", spiega il manager irlandese.
Tra queste, anche l'interruzione della joint venture transatlantica con AirFrance-Klm e Delta (a sua volta ammessa alla data room, si dice proprio a salvaguardia degli accordi sulle rotte per le Americhe). Ma soprattutto, O'Leary vuole la garanzia che Etihad sia definitivamente fuori dai giochi, condizione questa verso la quale a quanto pare la gestione commissariale e' gia' ben indirizzata, visto che i manager nominati dalla compagnia emiratina sono stati mandati via uno dopo l'altro. La compagnia emiratina, pero', e' anch'essa in data room.